Sul contratto di servizio i sindacati lanciano l'allarme “se entro il mese di giugno la Regione non firmerà dovremo rinunciare al 10% dei 462 treni attualmente in circolazione, che risultano già insufficienti”

Palermo. Trasporto ferroviario: la Regione punta alla riorganizzazione

Palermo. Trasporto ferroviario: la Regione punta alla riorganizzazione

La Regione ha già avviato con Trenitalia le attività finalizzate alla stesura del testo definitivo del nuovo contratto di servizio ferroviarioBufardeci: “l'obiettivo del governo regionale è siglare l'accordo in tempi brevissimi”

La Regione punta alla riorganizzazione del trasporto ferroviario.
Il dirigente generale dei Trasporti siciliani, Giovanni Lo Bue, ha dichiarato che il Dipartimento ha già avviato con la direzione regionale – Sicilia – di Trenitalia le attività finalizzate alla stesura del testo definitivo del nuovo contratto di servizio ferroviario tra la Regione e Trenitalia.
Nel contratto di servizio, oltre alle indicazioni sulle linee ferroviarie regionali, saranno inserite norme in favore delL'occupazione locale, e per L'indotto, attraverso la previsione di “riserve di lavorazione” nelL'ambito di quanto consentito dalle norme sugli appalti a livello europeo.

“L’adozione dello strumento giuridico-operativo “Contratto di servizio” non è più rinviabile alla luce dell’evoluzione in senso regionalistico del nuovo quadro istituzionale delle competenze e degli orientamenti dei vertici delle ferrovie in base ai quali non risulta possibile in mancanza di un quadro di certezze finanziarie, che solo il Contratto di servizio può offrire, fare una adeguata programmazione dei servizi ferroviari nell’ambito di ciascuna regione e degli investimenti per il rinnovo del materiale rotabile (treni) impiegato – spiegano in Regione -.
Al momento La Sicilia e la Valle d’Aosta sono le uniche regioni a non avere attuato nei propri ordinamenti il decentramento delle funzioni in materia di servizi ferroviari regionali”.

“L'obiettivo del governo regionale è siglare L'accordo in tempi brevissimi” dichiara  il vicepresidente della Regione siciliana e assessore per i Trasporti, Giambattista Bufardeci.

Su questo tema i sindacati di categoria avevano lanciato nei giorni scorsi un allarme, sostenendo che “se entro il mese di giugno la Regione non firmerà il contratto di servizio con le Ferrovie, dovremo rinunciare al 10% dei 462 treni attualmente in circolazione, che risultano già insufficienti”.

Per l’assessore Bufardeci, “ora tocca al Ministero stabilire L'entità delle risorse da assegnare alla Regione siciliana per il trasferimento delle competenze. La soglia essenziale per mantenere il livello dei servizi è stimata dal dipartimento in 150 milioni di euro L'anno. Con queste risorse saremmo in grado anche di accantonare le quote di ammortamento annuo per definire i necessari investimenti in autofinanziamento per un parziale rinnovo del materiale rotabile”.
“Sono risorse che toccano alla Sicilia – spiega il vicepresidente – per la qualità e la quantità dei servizi che dobbiamo garantire ma anche per la salvaguardia del livello occupazionale”.

I nodi da risolvere del settore ferroviario siciliano non riguardano esclusivamente la stipula del contratto di servizio, infatti, continua Bufardeci “Con il ministro Matteoli dobbiamo affrontare le questioni del traffico merci su rotaia, dei collegamenti ferroviari a lunga percorrenza, sino alla necessità di garantire un efficace sistema di continuità territoriale tra Messina e Villa San Giovanni. Sono tutte questione connesse allo sviluppo economico e sociale della Sicilia. Chiediamo perciò, che ogni decisione venga presa con L'obiettivo di dare alla Sicilia la possibilità di usufruire degli stessi livelli di servizio offerti nelle altre regioni: per queste motivi il governo nazionale deve tenere conto dei costi aggiuntivi che derivano dalla nostra configurazione geografica insulare”.Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon