Assosegnaletica e Federmobilità hanno realizzato evento a tema

Roma. La malasegnaletica come causa di incidentalità. Un nuovo approccio: rivalutare i codici di buona pratica

Roma. La malasegnaletica come causa di incidentalità. Un nuovo approccio: rivalutare i codici di buona pratica

Assosegnaletica: certificazione di prodotto e manutenzione per una buona segnaleticaFedermobilità: favorire luoghi di sintesi sulla mobilità e il dibattito con tecnici ed esperti

Ripensare la segnaletica a misura di utente: questo l’imperativo secondo Antonio Musso, professore Ordinario di Trasporti dell’Università la Sapienza, intervenuto alla tavola rotonda “Dalla Malasegnaletica alle buone pratiche” organizzata da Assosegnaletica e Federmobilità.

"Distrazione e incertezza degli utenti sono tra le cause che – secondo l’Istat – provocano gli incidenti – ha sottolineato il professor Musso -. In particolare l’inadeguatezza della segnaletica rispetto alle condizioni di traffico, la percettibilità tardiva, una collocazione irregolare, l’usura dei materiali, la mancata manutenzione e l’installazione difforme dalle norme rappresentano i principali fattori che generano insicurezza".

"Occorre un nuovo approccio: rivalutare i codici di buona pratica nel processo di adeguamento della segnaletica stradale e permettere l’adozione di segnali non previsti dal Codice della Strada ad integrazione di quelli esistenti – ha continuato Musso -. Un esempio viene dall’Olanda e dagli Usa dove si ricorre a colorazioni e addobbi floreali che fungono da contrasto per segnalare l’attraversamento pedonale. Inoltre  – ha concluso Musso – occorre attingere alle potenzialità degli ITS – Intelligent Transportation System – con l’utilizzo di cartelli a messaggio variabile e corsie multifunzione".  

"Certificazione di prodotto e manutenzione per una buona segnaletica – ha sottolineato il presidente Assosegnaletica, Paolo Cattorini – sono questi i due cardini su cui lavorare e ce n'è di strada da fare. E' un impegno a due voci quello che promuove L'associazione: imprese da un lato, amministrazioni pubbliche dL'altro perché gli incidenti stradali pesano sul totale degli infortuni sul lavoro per il 54%, a carico delle aziende, mentre la mobilità incide fortemente sul governo del territorio".

I dati del Rapporto annuale Inail parlano chiaro: se la tendenza è positiva nel complesso, è la strada il responsabile numero uno e gli incidenti sono in aumento saliti di due punti percentuali rispetto al 2007. In particolare scotta il tema della segnaletica temporanea sulla quale occorre coinvolgere le città in un pronto intervento.

L'associazione nel suo giro d'Italia della segnaletica richiama le imprese L'ordine, in linea con la politica di Confindustria: mettere in sicurezza gli impianti che per il settore significa prodotti conformi al Codice della strada.

"La malasegnaletica è anche un problema di confusione di competenze – ha dichiarato Alfredo Peri, presidente di Federmobilità e assessore ai Trasporti delL'Emilia Romagna, intervenendo al dibattito di oggi promosso da Assosegnaletica e Federmobilità – Non è possibile che ognuno agisca solo nel proprio perimetro. Deve cambiare la prospettiva: la segnaletica è L'espediente tecnico della comunicazione della politica di una città, per cui divieti, sensi obbligati, orientamento dei flussi di traffico ne rappresentano il funzionamento".

L'invito di Federmobilità è di trovare e promuovere luoghi di sintesi efficaci e di aprire il dibattito con i tecnici e i professionisti.

"Occorre operare su più fronti per migliorare la situazione delle strade – ha detto Annita Serio, direttore di Federmobilità – Non bisogna limitarsi alla pianificazione, ma serve maggiore spazio al monitoraggio delle opere durante il loro utilizzo. Inoltre, una partita dolorosa è quella delle risorse. Gli strumenti normativi ci sono, ma occorre lavorare sulla consapevolezza degli enti proprietari delle strade". Manu Mich. – clickmobility.it

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