Il documento pronto per l'invio a Bruxelles per ottenere l'ok circa l'impostazione tecnicaProbabile la divisione in cinque lotti, nuovo servizio operativo dal gennaio 2012
Cinque lotti distinti ed un nuovo servizio, operativo dal gennaio del 2012.
Sono questi gli elementi di fondo, che sembrano caratterizzare la bozza di bando per la messa a gara del trasporto ferroviario regionale piemontese.
Il capitolato di gara, predisposto dL'assessorato regionale ai Trasporti, è pronto per L'invio a Bruxelles dove dovrà ottenere il via libera europeo in tema di impostazione tecnica.
Si compie così il primo passo verso la liberalizzazione del sistema ferroviario regionale.
L'obiettivo della Regione è quello di introdurre L'elemento della concorrenza per migliorare il servizio e così dopo il via libera delL'Ue potrà essere valutata la disponibilità delle aziende ad entrare sul mercato piemontese, che contempla ben 1765 chilometri, per poi far partire il bando vero e proprio.
DL'assessorato, in fatto di tempistica, viene fatto presente che entro la fine delL'anno si potranno conoscere i vincitori delle gare dei primi lotti, mentre per L'avvio del servizio saranno necessari due anni. In questo periodo la Regione firmerà con Trenitalia un contratto-ponte per permettere la prosecuzione del servizio di trasporto.
Dai primi elementi sul bando di gara emerge che la Regione è ben intenzionata a suddividere la rete regionale in cinque lotti distinti.
Un primo lotto che contempla le tratte del Sistema ferroviario metropolitano di Torino, in pratica la città e i collegamenti con Valsusa, Pinerolese, Canavese, Settimo e Chivasso.
Per quel che concerne la parte restante il territorio risulterebbe diviso in quattro lotti per la precisione un primo per il Piemonte nord-orientale (Novara e il Verbano-Cusio-Ossola), un secondo per il Piemonte sud-occidentale, di fatto la provincia di Cuneo e i collegamenti con la Liguria di Ponente e la Francia, un terzo che contempla il Piemonte sud-orientale, cioè Alessandria-Asti e i collegamenti con Genova, ed un quinto riferito ai collegamenti tra i capoluoghi di provincia piemontesi e Milano e Genova definito come "servizio interpolare".Manu Mich. – clickmobility.it