Ieri sulla fusione fra Gtt e Atm nuovo incontro fra i sindaci di Torino e Milano

Milano. Atm-Gtt. Chiamparino: "Milano viene incontro alle nostre proposte, scaturite dalla mozione del consiglio comunale di Torino

Milano. Atm-Gtt. Chiamparino: "Milano viene incontro alle nostre proposte, scaturite dalla mozione del consiglio comunale di Torino

Sul punto della governance nel confronto di ieri è stato deciso che verrà trovata una formula per garantire sempre una differenza tra i due presidenti Il vincolo di non trasferibilità delle azioni speciali possedute dal Comune di Milano verrà esteso da tre a cinque anniNel giro di pochi giorni  Milano formalizzerà per iscritto i punti discussi

"Milano viene incontro nella sostanza alle nostre proposte, scaturite dalla mozione del consiglio comunale di Torino".
Ad affermarlo é il sindaco di Torino Sergio Chiamparino che, ieri a Milano ha incontrato Letizia Moratti per parlare della fusione Gtt/Atm.

Una delle questioni poste era legata alla disciplina delL'assetto proprietario e di "corporate governance" delle società coinvolte nelL'operazione, per la quale potrebbe accadere che ogni tre esercizi spetti al Comune di Milano sia la nomina del presidente del Collegio sindacale della Finanziaria Trasporti S.r.l., sia L'indicazione del Presidente della società.
Su questo punto, é stato deciso, spiega una nota, che verrà trovata una formula per garantire sempre una differenza tra i due presidenti.

Altro punto era la non equivalenza tra la disciplina di nomina dei membri del Consiglio di amministrazione delle Società di esercizio (Milano nominerebbe a maggioranza semplice, quindi in piena autonomia, mentre Torino nominerebbe a maggioranza qualificata, quindi con L'apporto necessario di Milano), punto sul quale "sarà individuata una simmetria per effettuare le nomine senza interferenze".

E ancora, il vincolo di non trasferibilità delle azioni speciali possedute dal Comune di Milano verrà esteso da tre a cinque anni, il massimo previsto per legge.

Infine L'indicazione secondo la quale, in caso di mancato accordo tra i sindaci di Milano e Torino, a seguito di una specifica procedura di designazione, sarà di fatto sempre il sindaco di Milano "con decisione discrezionale e non sindacabile" a scegliere il soggetto che dovrà ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato, c'e' la disponibilità, si dice ancora, "a riformulare il punto in modo che non ci sia un meccanismo obbligatorio ovvero che ci sia sempre una possibilita' di uscita".

Nel giro di qualche giorno, conclude la nota, Milano formalizzerà per iscritto i punti suddetti in modo che possano essere sottoposti sia alla giunta, sia alla conferenza dei capigruppo del consiglio comunale torineseManu Mich. – clickmobility.it

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