Incontro già previsto per il 23. l'accordo con Trenitalia "era irricevibile"

Torino. Trasporto ferroviario a gara, Borioli ai sindacati "sulle gare precise garanzie per i lavoratori

Torino. Trasporto ferroviario a gara, Borioli ai sindacati "sulle gare precise garanzie per i lavoratori

Borioli: “Abbiamo provato fino all'ultimo a trovare un accordo, ma non ce ne sono state le condizioni: le proposte a catalogo presentate da Trenitalia avrebbero comportato il taglio del 5-6% degli attuali servizi, poche garanzie sulla qualità e magre certezze sul fronte degli investimenti”

"Naturalmente ritengo mio dovere dare compiuta informazione ai rappresentanti dei lavoratori delle ragioni che ci hanno portato alla decisione di procedere con le gare per il trasporto ferroviario regionale. Così come mi pare del tutto evidente che si tratterà di ragionare con i sindacati sulle tutele che nel contesto dei capitolati di gara dovranno essere messe in campo in difesa del personale oggi impiegato da Trenitalia".

Così L'assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte, Daniele Borioli, risponde alle preoccupazioni dei sindacati CGIL, CISL e UIL circa la volontà della Regione Piemonte di procedere alla messa a gara dei servizi ferroviari regionali. "Credo che L'interno delL'incontro già convocato per il prossimo 23 luglio si possa fare qualche passo avanti".

"Abbiamo provato fino L'ultimo a trovare un accordo, ma non ce ne sono state le condizioni: le proposte a catalogo presentate da Trenitalia avrebbero comportato il taglio del 5-6% degli attuali servizi, poche garanzie sulla qualità e magre certezze sul fronte degli investimenti – sottolinea Borioli -".
 Borioli ricorda che quando fu chiusa la trattativa presso il Ministero dei Trasporti per i 430 milioni di euro aggiuntivi destinati alle Regioni (non 480 come riportato dai sindacati) Trenitalia garantì che con quei fondi avrebbe integralmente coperto i servizi attuali, senza tagli.
"Cosa che è poi stata puntualmente disattesa nella trattativa con il Piemonte". Gli stessi 430 milioni a oggi non sono ancora assegnati. Il decreto di riparto tra le varie Regioni (la quota del Piemonte dovrebbe essere 58 milioni) è fermo da mesi alla Corte dei Conti, "ne' si sa – precisa L'assessore – se alla fine quei soldi andranno a noi, o saranno assegnati dal Governo direttamente a Trenitalia. In più, quei soldi sono previsti solo per i prossimi 3 anni e noi viene chiesto di fare un contratto per i prossimi 6".

In merito al fatto che tutte le altre Regioni abbiamo firmato, Borioli ricorda che "si tratta di accordi e non di contratti veri e propri, e che comunque questo non significa che in quelle Regioni le cose per i pendolari andranno meglio".

Infine per quanto riguarda la richiesta di avere in gestione un parte delle infrastrutture, Borioli precisa che si tratterebbe non delle reti strategiche, ma di quelle secondarie e metropolitane e che semplicemente andrebbero ad arricchire il pacchetto di quelle già al momento in dotazione delle Regioni. In Piemonte, la Torino-Ceres e la Canavesana, ma ci sono molti esempi anche altrove, si pensi in Lombardia, con la rete delle Ferrovie nord o in Puglia.
"E' infatti del tutto chiaro – aggiunge – che sulle infrastrutture regionali vigono gli stessi principi di libero accesso determinati dalla normativa sulla concorrenza, cui le Regioni sono assoggettate". Manu Mich. – clickmobility.it

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