Il rinnovo del servizio pubblico regionale può essere la chiave di volta per uno stile di vita sostenibile ed economico

Verona propone i “Regional Transport Days”

Verona propone i “Regional Transport Days”

Sarà proprio l'andamento del trasporto pubblico nei centri minori a trovare spazio a Verona il 18 e il 19 novembre, il forum permanente sostenuto dall’accordo siglato tra Fiera di Verona, UITP e ASSTRA coinvolgerà oltre 400 delegati da tutto il mondo e avrà una cadenza biennale

Le città di provincia soffrono la carenza del trasporto urbano ed extraurbano.
Dal Congresso Mondiale UITP dello scorso giugno emerge un profilo sofferente della mobilità urbana dei grandi centri, ma altrettanto si discute sull’importanza di una gestione localizzata e regionale del servizio di trasporto pubblico: più vicino alle problematiche territoriali, più coerente con le necessità locali pubbliche e private.

Sarà proprio L'andamento del trasporto pubblico nei centri minori a trovare spazio a Verona il 18 e il 19 novembre durante i «Regional Transport Days», il forum permanente sostenuto dall’accordo siglato tra Fiera di Verona, UITP e ASSTRA che coinvolgerà oltre 400 delegati da tutto il mondo e avrà una cadenza biennale.

L’iniziativa di Verona, prima in Italia, consentirà di studiare le specifiche esigenze del trasporto pubblico nelle città medio-piccole, con una particolare attenzione ai mezzi, anche innovativi, impiegati nella rete urbana ed extraurbana e valutare le opportunità di sviluppo a supporto dei servizi al cittadino e del turismo locale attraverso ad esempio il partenariato pubblico-privato e l’utilizzo delle linee ferroviarie secondarie, nell’ottica del miglioramento della qualità dell’ambiente e della vita dell’individuo.

I Regional Transport Days, che avranno luogo in occasione della manifestazione espositiva di Veronafiere “Bus&Bus Mobility Business”, saranno occasione per dibattere e approfondire i gap e i plus di un mercato dalle importanti opportunità di business.
Nello specifico a Verona si parlerà di come informare al meglio i passeggeri, come rendere più precisi gli orari offerti, di come stimolare l’uso del trasporto pubblico.
Anche su fronte puramente tecnico e di produzione di mezzi, le giornate di studio veronesi saranno un punto di riferimento per comprendere le direttive europee in materia, si parlerà di nuovi modelli di comfort, di costi di manutenzione e di restyling.

Il rapporto Isfort-Asstra del 2009 sulla mobilità urbana in Italia mostra come il settore del trasporto pubblico urbano è nel suo insieme trainato ancora soprattutto dalle  aree metropolitane, che riscontrano un incremento del 30% in termini di sviluppo di mezzi e di utilizzo, mentre nei centri minori della provincia il trasporto pubblico è ridotto ai minimi termini, con uno share di mercato inferiore al 5 per cento.
Ci sono grandi città come Vienna, Copenhagen, Lione dove la qualità di vita è “sostenibile” sia a livello di inquinamento – per il trasporto pubblico sono utilizzate flotte urbane a ridotte emissioni di co2 – sia a livello di copertura di servizio territoriale.
Non sempre però i piccoli centri della provincia possono usufruire dello stesso benefit messo a disposizione dalle municipalità. Ma un trasferimento di competenze agli organismi locali entrerebbe in una politica di regionalizzazione che inevitabilmente potrebbe creare nuove ed inedite condizioni di business per tutto gli operatori del settore.

Finora l’avanzata del trasporto pubblico ha interessato soprattutto le grandi città, dove nel 2008 l’incidenza sul complesso degli spostamenti è salita al 29,3 per cento contro il 27,7 per cento dell’anno precedente, mentre l’incidenza dei mezzi collettivi nei piccoli centri è solo il 4 per cento degli spostamenti motorizzati (3,9 per cento nel 2007).
Una crisi che attanaglia il settore almeno dal 2005. Di riflesso, l’andamento dell’auto mostra nelle quote modali una divaricazione nettissima; nelle grandi città le «quattro ruote» assorbono ormai meno del 60 per cento degli spostamenti urbani motorizzati, mentre nei centri con meno di 100mila abitanti il tasso di penetrazione supera anche nel 2008 il 90 per cento,  nonostante il ridimensionamento complessivo del peso dell’auto nella mobilità urbana.

Per una popolazione che sempre più potrebbe muoversi con i mezzi pubblici, vuoi per il congestionamento cittadino, per il crescente costo della vita e per l’orientamento alla sostenibilità ambientale, nuove strategie di marketing saranno inevitabili, così come l’utilizzo di nuove tecnologie, di maggior presenza nel web, di iniziative alternative come l’affiancamento alla mobilità ciclopedonale.
Un rinnovo che anticipi lo stile di vita delle nuove generazioni.
Come ha dichiarato Alain Flausch, nuovo presidente UITP, in occasione del congresso di Vienna “La comunità del trasporto pubblico deve guardare questi momenti di difficoltà come una fantastica opportunità per rilanciare il proprio mercato nello scenario globale della mobilità, contribuendo così allo sviluppo sostenibile delle nostre città e del nostro pianeta”.Manu Mich. – clickmobility.it

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