Dal primo settembre, con l’adeguamento delle tariffe all’inflazione, si amplia la scelta dei titoli di viaggio disponibili

Modena. Cambiano le tariffe dei bus: risparmi "su misura" con i nuovi abbonamenti annuali e mensili

Modena. Cambiano le tariffe dei bus: risparmi "su misura" con i nuovi abbonamenti annuali e mensili

“I nuovi abbonamenti premiano i viaggiatori “fedeli” ed ostacolano gli evasori La vera novità del nuovo Piano tariffario sono le nuove tessere forfetarie a microchip, abbonamenti pensati per i viaggiatori abituali offrendo loro forti sconti”

Dal primo settembre 2009 entra in vigore il nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico della Provincia di Modena. Dopo due anni di blocco, per la prima volta, le tariffe del bus verranno parzialmente adeguate all’aumento del tasso d’inflazione, per poi restare ferme fino al 2011. L’aumento si attesterà intorno al 3,86% per i biglietti di corsa semplice e sarà quindi inferiore al  tasso di inflazione rilevato dal luglio 2007 ad oggi dall’ufficio statistiche del Comune di Modena, pari al 5,2% per i prezzi al consumo delle famiglie e al 7% per il solo settore trasporti.
Chi viaggia abitualmente sul mezzo pubblico non risentirà comunque dell’adeguamento, grazie ai nuovi abbonamenti “flat” mensili ed annuali che, accanto alla nuova Atcm card (attiva dal primo gennaio 2010), daranno ad ognuno l’opportunità di acquistare la formula più conveniente per le proprie esigenze di spostamento.
Il nuovo sistema tariffario è stato approvato nelle scorse settimane dal Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia per la mobilità – in base agli indirizzi delle amministrazioni comunali e di quella provinciale – per recuperare in parte l’aumento del tasso d’inflazione registrato dal luglio 2007, ma anche per conformare i titoli di viaggio modenesi del servizio extraurbano alle tariffe obiettivo disposte dalla Regione Emilia Romagna per il 2010. Da gennaio 2011 entrerà infatti in vigore l’integrazione tariffaria che consentirà agli utenti di viaggiare con un unico titolo di viaggio su tutta la rete regionale, sia  ferroviaria che urbana ed extraurbana.  
Come anticipato il “ritocco” del prezzo del biglietto non peserà su alcune categorie di utenti “agevolate”, come gli studenti, gli anziani e i disabili, e in generale sugli abbonati che si spostano ogni giorno in bus. Con le nuove tessere annuali e mensili questi ultimi potranno spendere in media il 2,78% in meno di quello che hanno speso nel 2008, nonostante l’adeguamento delle tariffe.
Ad esempio, un adulto che si servirà dell’abbonamento annuale per attraversare 2 zone spenderà 315 euro. Con l’Atcm card calcolata in base alle vecchie tariffe (400 viaggi) ne avrebbe spesi 338, che sarebbero diventati 350 con le nuove. Inoltre, ogni viaggio che effettuerà oltre il quattrocentesimo sarà di fatto gratuito.

L’unica tariffa che non verrà ritoccata sarà quella del biglietto semplice corrispondente ad una zona: i viaggiatori dei servizi urbani di Carpi e Sassuolo, ad esempio, continueranno a spendere un euro. Diversa la situazione per i viaggiatori del comune di Modena, che già ora possono contare su linee più capillari e frequenti di quelle che servono Carpi e Sassuolo (in media 10 minuti, contro i 30 delle altre due cittadine), e che da settembre usufruiranno di un servizio urbano completamente rinnovato e potenziato anche nei collegamenti con le frazioni. Proprio per continuare ad applicare un'unica tariffa su tutto il territorio comunale (centro e frazioni) e non gravare i residenti della cintura periferica del pagamento delle due zone attraversate (1,70 euro), la tariffa di tutto il servizio urbano si fermerà ad 1,05 euro.
Il biglietto per i servizi urbani di Modena, Carpi e Sassuolo acquistato a bordo del mezzo tramite macchinetta self service costerà 1,05 euro. Sul servizio extraurbano, a bordo, si potrà acquistare dall’autista una carta prepagata da 5 euro, con importo a scalare in base alle tariffe di corsa semplice.

“Il nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico – sottolinea il presidente di aMo Nerino Gallerani – non agisce solo sul livello delle tariffe, recuperando l’inflazione maturata negli ultimi due anni, ma le blocca per i prossimi due anni, in considerazione del difficile momento economico-sociale. Introduce inoltre nuove forme di abbonamento che consentono di valorizzare, attraverso l’utilizzo frequente del mezzo pubblico, gli interventi di miglioramento realizzati negli ultimi tre anni: l’aumento di velocità commerciale di molti servizi scolastici; il potenziamento dei servizi urbani di Carpi, Sassuolo e, dal 7 settembre, di Modena; l’estensione del Prontobus a zone in precedenza non servite, etc… A fronte dell’adeguamento delle tariffe viene quindi fornito un servizio più esteso e di maggiore qualità, come riconosciuto dai viaggiatori abituali, attraverso il buon giudizio espresso nell’indagine sul grado di soddisfazione dell’utenza”.

“Si tratta di una piccola rivoluzione tariffaria – afferma Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente con delega alla Mobilità della Provincia di Modena – che tiene conto anche dell’attuale momento di crisi perché riduce mediamente i costi sostenuti dagli utenti che utilizzano quotidianamente i mezzi pubblici. Si punta anche a intercettare nuovi clienti, attraverso strumenti di acquisto dei titoli di viaggio più flessibili, e a migliorare la qualità dei servizi: nei prossimi mesi e col nuovo anno, infatti, saranno riorganizzate e potenziate le linee extraurbane di collegamento con la città di Modena come scelta strategica nell’ambito del prossimo Accordo di programma sulla qualità dell’aria. La Provincia – ricorda Vaccari – da quest’anno ha messo a disposizione 100 mila euro per le agevolazioni tariffarie a favore delle famiglie colpite dalla crisi, iniziativa che continueremo a sostenere”.

La vera novità del nuovo Piano tariffario sono le nuove tessere forfetarie a microchip, abbonamenti pensati per premiare i viaggiatori abituali offrendo loro forti sconti. Si tratta di titoli di viaggio richiesti da tempo da diverse amministrazioni locali, dal Comitato degli utenti del trasporto pubblico, da diverse associazioni di categoria e da Atcm, che grazie all’obbligo di acquisto preventivo del titolo conta di contrastare più efficacemente  l’evasione.

Le tessere forfetarie saranno personali e riporteranno codice fiscale e foto del titolare (che potrà essere effettuata anche in biglietteria). Saranno emesse ad un prezzo di 10 euro e consentiranno, a chi lo vorrà, di caricare sia gli abbonamenti mensili che quelli annuali, oltre ad un importo a scelta in modalità flessibile (almeno 10 euro), per chi voglia viaggiare al di fuori delle zone prescelte (sconto del 5%, 15% nei festivi). Anche se verranno pagate solo al momento della ricarica (con la possibilità di effettuare il pagamento a rate) sia le tessere mensili che quelle annuali dovranno sempre essere convalidate al momento della salita a bordo del mezzo, pena una multa di 5 euro che, se non pagata entro 5 giorni, passerà al sistema delle multe ordinarie, con l’addebito dei relativi costi. Grazie all’obbligo di convalida l’azienda di trasporto pubblico potrà continuare a monitorare il numero dei viaggiatori e valutare il “successo” di ogni linea, per adeguare il servizio alle esigenze dell’utenza.Manu Mich. – clickmobility.it

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