Firmato a Pechino l'accordo con il Ministero per la Protezione Ambientale cinese e Pirelli per la diffusione di tecnologie per l'abbattimento delle emissioni dei veicoli diesel

Pechino. Pirelli partner della Cina nella lotta alle polveri sottili

Pechino. Pirelli partner della Cina nella lotta alle polveri sottili

Lo stabilimento  nello Shandong produrrà i sistemi filtranti “FeelPure”, capaci di ridurre del 95% le emissioni di polveri sottili dei veicoli a gasolio già circolanti e di trovare in Cina un mercato potenzialmente enorme

Due accordi e un investimento da 50 milioni di euro: Pirelli espande la sua presenza in Cina e si candida a partner ideale di Pechino per la lotta alle polveri sottili.
Con le intese firmate i giorni scorsi con le autorità cinesi – alla presenza del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e del presidente di Pirelli & C. S.p.A Marco Tronchetti Provera – la società milanese sigla un protocollo per la diffusione in Cina di tecnologie per l’abbattimento delle emissioni dei veicoli diesel, e costituisce una joint venture con Hixih Group (già partner nella produzione di pneumatici) per la costruzione di una nuova fabbrica nello Shandong.

L'accordo si inserisce nel programma di cooperazione ambientale che il ministero ha siglato con il governo cinese nel 2000 e che ha già visto il lancio di 90 progetti di cooperazione finalizzati a contenere gli impatti ambientali attraverso lo sviluppo e la diffusione di tecnologia italiane d'avanguardia.

"Si tratta di una occasione molto importante per affermare ulteriormente il know-how italiano nel settore ambientale in questo paese – ha affermato il ministro Stefania Prestigiacomo, presente alla firma delL'accordo, sottoscritto per il ministero dal direttore generale Corrado Clini – e rappresenta una ulteriore prova delL'efficacia del programma di cooperazione ambientale che abbiamo cominciato a sviluppare dieci anni fa. Una vera e propria eccellenza per il nostro Paese, che esporta L'estero anche un programma di sviluppo sostenibile e di tutela delL'ambiente che può diventare un punto di riferimento per tutta la comunità internazionale".

Il ministro ha poi partecipato alla firma delL'accordo tra Pirelli e la municipalità di Pechino, che avvia la produzione del filtro antiparticolato che sarà usato per gli autobus pubblici, dopo la conclusione positiva della fase di sperimentazione.

"Questo accordo – ha concluso il ministro – dimostra come le aziende italiane siano partner commerciali privilegiati anche delle istituzioni di questo paese, grazie anche alla funzione di volano che la nostra cooperazione ha saputo svolgere in favore di quelle imprese che vogliano investire qui i loro capitali e il loro know-how".

Lo stabilimento  nello Shandong produrrà i sistemi filtranti “FeelPure”, capaci di ridurre del 95% le emissioni di polveri sottili dei veicoli a gasolio già circolanti e di trovare in Cina un mercato potenzialmente enorme.
“La municipalità di Pechino possiede un parco veicoli di più di 20mila unità – ha spiegato Marco Tronchetti Provera – di cui diverse migliaia sono sprovvisti dei filtri richiesti dalle nuove normative o muniti di filtri obsoleti. I mezzi pesanti privati nelle stesse condizioni, che quindi non possono più accedere alle strade della città. La nostra tecnologia, dopo il superamento di una serie di test delle autorità cinesi, si è dimostrata la più avanzata e verrà utilizzata nei trasporti pubblici di Pechino. Tra pubblici e privati calcoliamo che il mercato, solo nella capitale cinese, sarà pari a più di 100 mila unità. Il ministero dell’Ambiente italiano, inoltre, si impegnerà a sostenerci nella diffusione dei filtri in altre 5 province cinesi”.

La costruzione dell’impianto dello Shandong, di cui Pirelli detiene la quota di maggioranza con l’investimento di 50 milioni di euro in tre anni, inizierà nel primo trimestre 2010.

“L’impatto ambientale delle polveri sottili in Cina è enorme – ha proseguito Tronchetti Provera – e secondo una proiezione della World Bank, i costi nel 2020 raggiungeranno circa i 100 miliardi di dollari. Per il governo cinese si tratta di un investimento giustificato dai costi sul sistema sanitario che, oltre ai benefici sulla salute della popolazione, comporta un risparmio nel breve e nel medio periodo”.

“La firma di questi accordi è uno degli effetti concreti della collaborazione in materia ambientale tra Cina e Italia, – ha concluso il ministro Prestigiacomo – una collaborazione che dura ormai da dieci anni”.Manu Mich. – clickmobility.it

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