Ancora 21, fra cui l'Italia, gli stati che non hanno attuato correttamente la legislazione

Bruxelles. La Commissione Europea invia un avvertimento agli Stati membri per la mancata attuazione del "primo pacchetto ferroviario"  

Bruxelles. La Commissione Europea invia un avvertimento agli Stati membri per la mancata attuazione del "primo pacchetto ferroviario"  

Dopo l'invio dei pareri motivati gli Stati membri dovrebbero proseguire con la riforma dei sistemi ferroviari che offrirà vantaggi sia alle imprese ferroviarie che ai consumatori

La Commissione europea ha inviato i giorni scorsi un parere motivato a 21 Stati membri che non hanno attuato correttamente la legislazione nota come "primo pacchetto ferroviario". In Austria, Belgio, Repubblica ceca, Germania, Danimarca, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia, Slovenia e Slovacchia occorre ancora risolvere questioni importanti per L'apertura dei mercati ferroviari alla concorrenza.

Alcuni dei 24 Stati membri che nel giugno 2008 hanno ricevuto una lettera di costituzione in mora hanno modificato la legislazione nazionale per adeguarsi al diritto comunitario. La Commissione ha instaurato un dialogo costruttivo con tutti gli Stati membri per individuare le soluzioni possibili. Più di un anno dopo le lettere di costituzione in mora, nonostante i progressi registrati in quasi tutti gli Stati membri, la maggioranza non è ancora pienamente conforme alle pertinenti direttive UE 1.
Dopo L'invio dei pareri motivati gli Stati membri dovrebbero proseguire con la riforma dei sistemi ferroviari che offrirà vantaggi sia alle imprese ferroviarie che ai consumatori.

Nei pareri motivati la Commissione sottolinea diverse carenze, fra cui:
– la mancanza di indipendenza del gestore delL'infrastruttura dagli operatori ferroviari;
– L'attuazione in misura insufficiente delle disposizioni della direttiva sulla tassazione per L'accesso alle linee ferroviarie , fra cui L'assenza di un regime di prestazioni per migliorare le prestazioni della rete ferroviaria, la mancanza di incentivi per il gestore delL'infrastruttura a ridurre i costi e le tasse e di un sistema di tariffazione basato sui costi diretti dei servizi ferroviari;
– la mancata istituzione di un organismo indipendente di regolamentazione dotato dei poteri necessari per risolvere i problemi di concorrenza nel settore ferroviario. Manu Mich. – clickmobility.it

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