Il servizio milanese può contare, al momento, su 12.300 abbonamenti annuali, 10.142 giornalieri e 2.331 i settimanali, 551.326 prelievi totali

Milano. A BikeMi il premio “miglior progetto di mobilità sostenibile 2009”

Milano. A BikeMi il premio “miglior progetto di mobilità sostenibile 2009”

Croci: “Questo riconoscimento, che fa seguito alla mia nomina a presidente del ‘Club delle città per il Bike Sharing’, costituisce un importante incoraggiamento per proseguire nello sviluppo del nostro servizio di bikesharing”

BikeMI, il bikesharing del Comune di Milano, è stato premiato come “miglior progetto di mobilità sostenibile 2009” alla quinta edizione del forum dedicato alla mobilità nei centri urbani che si è tenuto a Conegliano Veneto. Il convegno, dal titolo “Mobilità (davvero) sostenibile”, fa parte degli eventi collegati al Gran Gala Ciclistico Internazionale che si è svolto ieri.

“Questo riconoscimento, che fa seguito alla mia nomina a presidente del ‘Club delle città per il Bike Sharing’, costituisce un importante incoraggiamento per proseguire nello sviluppo del nostro servizio di bikesharing”, ha commentato l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci.

Il bikesharing di Milano è ormai un progetto di successo riconosciuto anche a livello nazionale. Ad oggi, gli abbonamenti annuali sottoscritti sono 12.300, quelli giornalieri 10.142 e 2.331 i settimanali. I prelievi totali sono 551.326 con punte giornaliere di 4.552.

Al forum hanno partecipato Costantino Ruggiero, direttore generale Confindustria-ANCMA, Marco Benedetti, docente di Ecologia e Biotecnologie Ambientali all’Università di Venezia, che ha presentato una panoramica internazionale su come viene utilizzata la bicicletta all’estero, spiegando come la scienza stia lavorando per garantire ai ciclisti condizioni migliori e di come le politiche comunitarie siano finalmente orientate a tutelare la sicurezza di chi va in bici.

Marino Bartoletti, presidente dell’Associazione Italiana Città Ciclabili, ha sottolineato la scarsa capacità della politica di tradurre i progetti in fatti concreti e auspicato un “bici-pride” in cui gli utenti delle due ruote possano rivendicare i propri diritti e spazi.Manu Mich. – clickmobility.it

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