Il diritto alla mobilità? La base costitutiva di un’idea di città

Roma libera dal traffico: tecnici e politici ieri si sono confrontati sul tema della mobilità

Roma libera dal traffico: tecnici e politici ieri si sono confrontati sul tema della mobilità

Alemanno: “Roma, rispetto ad altre capitali europee, non ha colto la sfida della rivoluzione della mobilità ed è fuori dal contesto delle altre metropoli, su Un'altra dimensione. Il commissariamento rende possibile accelerare i tempi delle procedure, ma per fare il salto di livello dobbiamo confrontarci con le nuove tecnologie”

Professionisti, tecnici e rappresentanti del mondo politico locale a confronto sul tema della mobilità della capitale ieri mattina al salone delle Tre fontane delL'Eur.
Punti focali la realizzazione delle due nuove linee metropolitane, la pedonalizzazione del Tridente, il problema del traffico nella capitale, per arrivare sino alla questione del pendolarismo da e verso la Provincia di Roma, per passare poi al Piano strategico della mobilità sostenibile recentemente illustrato dal Comune di Roma, e alle tecnologie del risparmio energetico e delL'automatizzazione del trasporto pubblico locale.

Relatori della Conferenza funzionari dell’amministrazione pubblica e rappresentanti istituzionali, tra cui, oltre al Sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente di EUR S.p.a. Pierluigi Borghini, l’assessore alle Politiche della Mobilità del Comune di Roma Sergio Marchi, il direttore dell’Ufficio Speciale Emergenza Traffico Daniela Barbato, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, l’assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Ghera, il professor Antonio Tamburrino, oltre a tecnici delle varie amministrazioni degli enti locali del Lazio e rappresentanti di comitati di quartiere e associazioni ambientaliste.

Le proposte del piano sono state illustrate dal sindaco Alemanno e dL'assessore alla Mobilità, Sergio Marchi.
Entrando nel merito si tratta di interventi e progetti sia di breve che di medio e lungo periodo: conclusione dei lavori delle linee metro B1 e C con i relativi prolungamenti, avvio cantieri linea D, estensione del bike sharing, possibile prolungamento dei tram 8 e 2, progressiva pedonalizzazione del centro. E ancora: nuovi sottopassi alla Passeggiata di Ripetta, davanti L' Ara Pacis, e a Castel Sant' Angelo; completamento di cinque anelli stradali; automazione delle linee A e B della metro; nuovi "corridoi" di mobilità, complanari al GRA, nuovi tratti di Lungotevere. "Il diritto alla mobilità è la base costitutiva di un’idea di città – ha spiegato Alemanno – . Bisogna garantire a tutti i cittadini la possibilità di un funzionamento reale delle reti viarie e di tutti i collegamenti. Rispetto alle infrastrutture realizzate nelle altre capitali europee Roma, non possiamo negarlo purtroppo, non è cresciuta".
"A Roma abbiamo una sfida molto impegnativa – ha detto il sindaco Alemanno – riuscire a garantire il funzionamento reale delle reti viarie". Ciò per consentire che i romani possano effettuare anche "quattro spostamenti quotidiani, come avviene nelle altre capitali europee, quando qui se ne effettuano mediamente due", proprio perchè la mobilità è limitata dal problema del traffico"."Roma, rispetto ad altre capitali europee, non ha colto la sfida della rivoluzione della mobilità e in qualche modo, è fuori dal contesto delle altre metropoli, su un'altra dimensione".
"Come commissario speciale per la Mobilità sto gestendo 390 interventi, dai parcheggi alle metro, per un totale di 1,6 miliardi. Il commissariamento rende possibile accelerare i tempi delle procedure, ma per fare il salto di livello – ha detto Alemanno – dobbiamo confrontarci con le nuove tecnologie".

Entro due-tre anni, ha detto il sindaco, si conta di gettare le premesse per un centro storico completamente pedonale; senza rinunciare alla mobilità, anzi incrementandola con i mezzi alternativi (navette, car e bike sharing) e più posti per lasciare L'auto privata (come al parcheggio del Galoppatoio di Villa Borghese, da 700 posti).

"Il piano strategico per la mobilità sostenibile é qualcosa di profondamente ambizioso – ha continuato Alemanno – ma ci fa anche riflettere sui rapporti che esistono con le altre amministrazioni il confronto con il governo, per esempio che con il progetto complessivo di Roma capitale. La candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020 é per noi importante e strategica. Le Olimpiadi, come nel '60, potrebbero rappresentare il passaggio tra il declino del paese e L'apertura di nuove prospettive integrazione nello sviluppo globale mantenendo, al contempo – ha sottolineato ancora – la nostra identita' cittadina e nazionale.

"Dobbiamo dire al governo e alla filiera istituzionale che la risoluzione del problema di Roma significa rimettere in moto L'energia potente del progetto nazionale, se Roma riesce fa fare un salto di livello e di qualità trascinerà con se anche il Paese. Ma questo salto deve essere fatto coinvolgendo tutti, pubblico e privato. Occorre però, lo ripeto, uno sforzo di investimento strategico".Manu Mich. – clickmobility.it

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