Un limite ben preciso quello che identifica CONFETRA in fatto di CCNL sui trasporti.
Si tratta di un si netto alla riunificazione di aree omogenee e di un no, altrettanto vigoroso, L'equiparazione di trasporto merci e passeggeri.

A margine del convegno “Il Nuovo modello contrattuale: i contratti unici della viabilità e della mobilità” Piero Luzzati – direttore generale della CONFETRA (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) ha dichiarato “Ci battiamo da tempo per le semplificazioni normative, contrattuali, regolamentari e burocratiche. Semplificare non rispetto ad una modalità, ma rispetto ad un mercato di riferimento. Ed il mercato del trasporto merci ferroviario è il grande mercato della logistica, forte di 400mila dipendenti. Spezzettare quel mercato tra ferrovie, porti, aeroporti è un errore, non è semplificazione: è complicazione. Il mercato della logistica si misura in Italia in centinaia di miliardi di euro e nel mondo in migliaia di miliardi”.

“Il mercato ferroviario delle merci è passato in pochi anni dal 10% del totale traffico merci, con 20.000 lavoratori, al 5% del totale con 8.000 lavoratori.
Noi abbiamo bisogno – continua Luzzati – di efficienza, flessibilità, polifunzionalità, lavoro notturno: tutti istituti disciplinati positivamente dal CCNL logistica e viceversa penalizzati dal CCNL del ferro.
E’ quindi corretto riunificare aree omogenee di mercato come forse il trasporto persone e come il CCNL viabilità. Il trasporto merci – conclude Luzzati – comunque è un’altra storia e fa parte di un’altra area contrattuale”.Manu Mich. – clickmobility.it