I dati (fonte Istat) illustrati durante il convegno dal titolo “Mobilità urbana e sicurezza stradale”

Bologna. Sicurezza stradale, incidenti in calo in Italia e in Emilia-Romagna

Bologna. Sicurezza stradale, incidenti in calo in Italia e in Emilia-Romagna

Peri: “Come Regione lavoriamo costantemente per la messa in sicurezza della rete stradale. Abbiamo un sistema di monitoraggio che ci permette di identificare frequenza e tipologia degli incidenti. Uno dei problemi maggiori resta l’incidentalità in ambito urbano, che coinvolge gli utenti ‘deboli’: pedoni, ciclisti”

Incidenti stradali in calo, in Emilia-Romagna come nel resto d’Italia. Dai 263.100 a livello nazionale (27.457 in regione) nel 2001 si è passati ai 240.011 (24.250 in Emilia-Romagna) nel 2005, fino ai 230.871 (23.074 in regione) del 2007, per diminuire ancora nel 2008: 218.963 gli incidenti complessivi (21.744 è il numero emiliano-romagnolo).

Sono alcuni dei dati (fonte Istat) illustrati durante il convegno dal titolo “Mobilità urbana e sicurezza stradale”, promosso dall’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza della Regione e dal Centro Studi di Promotor International.  Parallelamente al calo degli incidenti, c’è stata una diminuzione di feriti e decessi: a livello nazionale erano 373.286 i feriti e 7096 i morti nel 2001; 344.858 i feriti e 5818 i morti nel 2005; si è poi passati ai 325.850 feriti e 5131 decessi del 2007 ai 310.739 feriti e 4.731 morti del 2008. A livello regionale, nel 2001 i feriti sono stati 38.255, 813 i morti; 33.322 feriti e 635 decessi nel 2005; numeri in calo ancora nel 2007 (31.815 feriti e 531 decessi); infine, in Emilia-Romagna nel 2008 i feriti in seguito a incidente su strada sono stati 29.746, i morti 529.

“Come Regione lavoriamo costantemente per la messa in sicurezza della rete stradale – ha ricordato l’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri – . Abbiamo inoltre un sistema di monitoraggio che ci permette di identificare frequenza e tipologia degli incidenti. Uno dei problemi maggiori resta l’incidentalità in ambito urbano, che coinvolge gli utenti cosiddetti ‘deboli’: pedoni, ciclisti”.
Peri ha ribadito l’importanza di una “cultura” della sicurezza su strada, a partire dai più giovani: “Sono i temi – ha sottolineato – su cui l’Osservatorio è impegnato da anni”.Manu Mich.- clickmobility.it

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