Il progetto è cofinanziato dal ministero dell'Ambiente italiano

Copenhagen. Nasce nei laboratori del Mit, grazie alla tecnologia italiana di Ducati Energia, la nuova bicicletta ibrida ad emissioni zero

Copenhagen. Nasce nei laboratori del Mit, grazie alla tecnologia italiana di Ducati Energia, la nuova bicicletta ibrida ad emissioni zero

La nuova tecnologia concentra tutti i componenti, incluse le batterie, il motore, i freni, l'elettronica di controllo e i sensori ambientali, all'interno di un piccolo dispositivo posizionato nel mozzo della ruota posteriore della bicicletta: tutte le componenti tecniche necessarie al funzionamento sono concentrate all'interno della ruota

Una bicicletta elettrica-ibrida che consente di accumulare e sfruttare L'energia 'passiva' della pedalata. Il prototipo della 'Copenhagen green whelL', la bicicletta con la 'ruota verde', è stato presentato a Copenhagen dal ministro delL'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, insieme al sindaco della capitale danese Ritt Bjerrgaard, in occasione del Climate summit for mayors, l’incontro fra i sindaci delle più importanti città del pianeta svoltosi nell’ambito della conferenza Onu sul clima.

Realizzato dal Massachussets institute of technology (Mit) di Boston, grazie alla tecnologia italiana di Ducati Energia, il progetto è cofinanziato dal ministero delL'Ambiente italiano e propone una bicicletta ibrido-elettrica a pedalata assistita ad emissioni zero.

La nuova tecnologia concentra tutti i componenti, incluse le batterie, il motore, i freni, L'elettronica di controllo e i sensori ambientali, L'interno di un piccolo dispositivo posizionato nel mozzo della ruota posteriore della bicicletta: ciò significa che tutte le componenti tecniche necessarie al funzionamento del mezzo sono interamente concentrate L'interno della ruota, senza che vi sia alimentazione dL'esterno.

La particolare bicicletta è inoltre dotata di sensori ambientali che consentono di ottenere in tempo reale informazioni sulL'inquinamento urbano, sul livello di traffico, sui tempi di percorrenza dei percorsi urbani utilizzati dagli utenti. Le informazioni possono essere trasmesse alle autorità cittadine e favorire così le politiche per la gestione sostenibile del traffico urbano. Sul manubrio della bicicletta è inoltre posizionato un dispositivo Smart-Phone che 'comunica' via wireless con la ruota posteriore e dal quale il ciclista esegue tutte le funzioni di attivazione del mezzo, scegliendo tra le 7 modalità in cui desidera 'pedalare'.

Apparentemente, e a prima vista, disco rosso L'interno a parte, non ha niente di speciale rispetto alle normali ruote. Ma è in quelL'unico mozzo color rubino che è contenuta tutta la sua innovatività: dalla batteria elettrica in grado di accumulare L'energia passiva prodotta dalla pedalata per poi rilasciarla quando necessario, come ad esempio in salita, al chip bluetooth per lo scambio delle comunicazioni; dai sensori ambientali che interagiscono con lo smartphone, L'elettronica di controllo. Il freno stesso è "zippato" L'interno di questo disco che "sprigiona tecnologia da tutti i pori".

La missione contenuta nel progetto Copenhagen Wheel è quella di estendere L'uso della bicicletta anche verso quella parte di cittadinanza che oggi esclude a priori il concetto di andare al lavoro pedalando e, come specifica Federica Guidi, direttore generale di Ducati: "L'idea è quella di competere con le attuali bici elettriche e quindi puntiamo ad un prezzo inferiore ai mille euro".

La ruota intelligente, stando a quanto reso noto, dovrebbe essere commercializzata entro sei mesi anche se allo stato attuale, non è stata ancora neanche brevettata, ma, come assicurano sia la Guidi che Ratti, andrà in produzione a partire dal 2010.Manu Mich. – clickmobility.it

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