Fitto: “Il regolamento sviluppa i punti di delega contenuti nell'articolo 23-bis ed è frutto di un intenso lavoro che ha visto impegnati i ministeri competenti e ha coinvolto anche l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e tutte le associazioni di categoria. Fissate regole chiare per lo svolgimento delle gare”
Su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il regolamento attuativo previsto dalla riforma dei servizi pubblici locali avviata con L'articolo 23-bis del decreto legge 112 del 2008 recentemente modificato dL'articolo 15 del decreto salva infrazioni dello scorso novembre.
"Si porta così a conclusione un articolato processo di riforma del settore dei servizi pubblici locali. Una riforma attesa da oltre 15 anni e auspicata da larghissimi settori della politica, delL'economia e della società ma sempre rinviata a causa dei veti incrociati di coalizioni variegate e dei tanti interessati al mantenimento dello status quo". Ha commentato il ministro Fitto.
"Finisce oggi L'epoca dei rinvii, i cittadini, gli enti locali e le imprese di questo importantissimo settore dispongono di un quadro normativo chiaro e moderno inspirato ai principi comunitari di concorrenza e trasparenza. Principi che – ha sottolineato il Ministro – costituiscono gli strumenti più efficaci per la tutela degli interessi dei cittadini, per la valorizzazione delle migliori energie imprenditoriali e per il rilancio di una grande stagione di investimenti.
Più concorrenza giova ai cittadini perché fa venir meno i monopoli locali che spesso producono esiti fortemente negativi a danno dei consumatori.
Il regolamento approvato – ha aggiunto – sviluppa i punti di delega contenuti nelL'articolo 23 – bis ed è il frutto di un intenso lavoro che ha visto impegnati tutti i ministeri competenti e che ha coinvolto anche L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nonché tutte le associazioni di categoria.
Il regolamento fissa regole chiare per lo svolgimento delle gare affinché queste consentano in modo trasparente di selezionare il gestore più efficiente in grado di offrire tariffe più basse.
Affinché tanto le gare quanto i rapporti tra ente affidante e soggetto gestore siano chiari e trasparenti, il regolamento stabilisce una serie articolata di incompatibilità per chi ricopre o ha ricoperto funzioni di amministratore nelL'ente affidante a cui è inibito ingerirsi nella gestione del servizio.
Questo insieme di norme è molto importante al fine di porre termine alla poco raccomandabile prassi di trasformare i consigli di amministrazione in strumenti di compensazione per ambizioni politiche non realizzate.
Altro aspetto di grande rilievo concerne la fissazione delle soglie minime oltre le quali scatta L'obbligo di richiesta di parere preventivo L'Antitrust per le amministrazioni che intendono affidare la gestione a società in house. Si stabilisce che se il valore economico del servizio supera i 200.000 euro, ovvero se la popolazione interessata al servizio è superiore a 50.000 abitanti, la richiesta di parere è obbligatoria".
Il regolamento passa ora L'esame della Conferenza Unificata, del Consiglio di Stato ed infine delle Commissioni parlamentari prima del varo definitivo da parte del Consiglio dei Ministri.Manu Mich. – clickmobility.it