Trasporto idroviario

Venezia. DL'Europa 9,3 mln per cofinanziare il sistema idroviario padano

Venezia. DL'Europa 9,3 mln per cofinanziare il sistema idroviario padano

Chisso: “Il Veneto, che ha sempre creduto nel trasporto idroviario, vede premiata la sua tenacia e la sua volontà di completare e rendere efficiente un sistema fondamentale. L’idrovia è una risposta con i fatti per riequilibrare le diverse modalità di trasporto”

Anche l’Europa scommette sul sistema idroviario padano e sulla necessità di potenziarlo. Lo dimostra la decisione della Commissione Europea che ha approvato il Progetto di Sviluppo Infrastrutturale del Sistema Idroviario del Nord Italia, nel contesto del Bando sulle grandi reti trasportistiche TEN T 2009 EERP per il rilancio dell’economia.

Per gli interventi in questione, funzionali a portare al 20% entro il 2020 l’attuale traffico merci nel sistema idroviario interno dell’Italia del Nord, la Comunità ha messo a disposizione un cofinanziamento di 9 milioni 302 mila euro. Beneficiari sono la società Sistemi Territoriali, ente di diritto pubblico controllato dalla Regione del Veneto, e la Provincia di Mantova.

“Il Veneto, che ha sempre creduto nel trasporto idroviario, vede premiata la sua tenacia e la sua volontà di completare e rendere efficiente un sistema fondamentale – ha sottolineato l’assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso – che risponde a numerose esigenze del trasporto merci tra l’area maggiormente produttiva del Paese, il Nord Est e l’Adriatico. Ma soprattutto l’idrovia è una risposta con i fatti a chi da anni predica sulla necessità di riequilibrare le diverse modalità di trasporto ma ben poco ha fatto per la necessaria infrastrutturazione”.

Il supporto europeo è finalizzato allo sviluppo del sistema idroviario in modo che sia utilizzabile dalle chiatte di Vª Classe e per assicurarne la interconnessione multimodale con gli assi  stradale e ferroviario di importanza europea esistenti, oltre che con l’Adriatico, in connessione anche con la navigazione marittima a corto raggio e l’autostrada del mare dell’Europa sudorientale).

L’obiettivo è il rafforzamento del sistema idroviario dell’Italia del Nord affinchè possa soddisfare e incentivare la domanda del trasporto merci da parte delle imprese in questa parte del Paese fortemente industrializzata e congestionata. Per conseguire l’obiettivo di portare il 20 per cento del traffico merci del Nord Italia su idrovia, saranno eliminate le strozzature che riducono l’efficienza e la competitività del sistema, tra cui la profondità e la larghezza limitate dei fiumi e dei canali, la carenza di ormeggi, la capacità limitata delle conche, l’altezza sotto i ponti e i terminal.
Nell’ambito di questa azione, l’Europa punta a risolvere i problemi nella parte centrale e più trafficata del sistema, ossia il canale di collegamento tra Mantova e l’Adriatico, lungo due segmenti: Fissero – Tartaro – Canal Bianco e Po – Brondolo.

“Questi obiettivi – ha spiegato Chisso – saranno conseguiti con la costruzione delle nuove conche a Brondolo e Cavanella, l’installazione di un sistema automatico e di controllo a distanza per le conche nel tratto veneto; la costruzione di una nuova conca nell’area di Valdaro; il potenziamento delle strutture, delle prestazioni, dell’accessibilità e del collegamento dell’hinterland del porto di Mantova Valdaro; la costruzione di un nuovo collegamento stradale tra il porto di Mantova e l’autostrada del Brennero A22, che fa parte dell’asse Berlino-Palermo”.Manu Mich. – clickmobility.it

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