l'accordo é volto a riaffermare i diritti fondamentali degli utenti, soprattutto delle persone a mobilità ridotta, obbliga a informare su eventuali ritardi e prevede la creazione di centri per accogliere i reclami
I passeggeri di pullman e autobus vittime di ritardi in Europa avranno presto il diritto a rimborsi e assistenza, al pari di quelli di navi, aerei e treni.
Via libera L'accordo sul "Regolamento sui diritti per i passeggeri di autobus" di cui Antonio Cancian è relatore. Parlamento europeo e Consiglio hanno raggiunto L'intesa durante la riunione di Conciliazione su un testo che rafforza i diritti dei passeggeri di autobus in termini di rimborsi, assistenza in caso di incidenti, cancellazioni, ritardi, assistenza a persone disabili e a mobilità ridotta, maggiori informazioni e possibilità di reclami.
Il commissario dei Trasporti Siim Kallas parla di "ultimo pezzo che completa il puzzle della tutela dei viaggiatori".
Soddisfatto Cancian, per il quale L'accordo "rafforza in modo determinante i diritti dei passeggeri di autobus, molto ridotti o quasi inesistenti fino a oggi se paragonati ad altri settori come aerei e treni. In questo testo abbiamo però anche tenuto in debito conto la peculiare realtà delle aziende del settore che hanno dimensioni e mezzi finanziari ridotti, visto anche il difficile momento dovuto alla crisi economica. Avremo ora una moderna normativa che tutela chi viaggia in autobus e prevede una protezione particolare per le persone disabili e a mobilità ridotta".
L'accordo sarà applicato, nel rispetto del principio di sussidiarietà per tutti i passeggeri a quei servizi di autobus che prevedono una distanza a partire dai 250 km di viaggio, prevede comunque una serie di diritti essenziali anche per distanze minori.
In particolare L'accordo é volto a riaffermare i diritti fondamentali degli utenti, soprattutto delle persone a mobilità ridotta, obbliga a informare su eventuali ritardi e prevede la creazione di centri per accogliere i reclami.
Stabilisce misure per risarcire i pendolari da tutti i disguidi che possono verificarsi durante un viaggio a lunga distanza di più di 250 km. Il trasportatore dovrà prevedere L'eventualità di incidenti e, nel caso di fermo corsa, pagare due pernottamenti in hotel fino a 80 euro a notte.
Avrà inoltre L'obbligo di fornire da bere e da mangiare in caso il ritardo sia superiore a 90 minuti per un viaggio di più di 3 ore. I passeggeri avranno altresi' diritto a un rimborso o a un indennizzo in caso di ritardo superiore ai 120 minuti in partenza, o di cancellazione, qualora i vettori non possano garantire il viaggio.
Per Cancian è importante sottolineare che questa nuova normativa, che richiede alle aziende di trasporto un'assunzione di responsabilità verso i passeggeri, non impone nuovi adattamenti tecnici per i bus o per i terminal di partenza: "Non vi saranno gravosi costi per le aziende del settore, perché siamo coscienti della realtà delle piccole e medie imprese e abbiamo voluto proteggerle dal rischio di insostenibili costi di adeguamento, cercando un equilibrio tra diritti dei passeggeri e garanzie per le Pmi. Abbiamo stabilito una particolare protezione per le persone disabili e a mobilità ridotta garantendo a questa categoria di viaggiatori condizioni di viaggio ottimali soprattutto in caso di accesso al trasporto, non discriminazione e formazione del personale viaggiante".
L'accordo dovrà ora essere approvato formalmente a febbraio 2011 dalla plenaria del Parlamento europeo a maggioranza semplice e a maggioranza qualificata dal Consiglio.Manu Mich. – clickmobility.it