A guidare i sindaci verso il no la constatazione comune dell'inutilità del blocco e la difficoltà di offrire ai cittadini Un'alternativa al mezzo privato

Milano. Provvedimenti anti-smog: i sindaci delL'hinterland milanese bocciano il blocco totale del traffico previsto per domenica

Milano. Provvedimenti anti-smog: i sindaci delL'hinterland milanese bocciano il blocco totale del traffico previsto per domenica

L’assemblea dei sindaci ha espresso all’unanimità parere favorevole all’istituzione di un comitato che, formato da 13 sindaci e coordinato dalla Provincia, avvii il primo studio sistematico sullo stato di inquinamento del territorio con l’obiettivo di promuovere interventi condivisi di contenimento dello smog

I circa 70 sindaci delL'hinterland milanese riuniti ieri a Palazzo Isimbardi dal presidente della Provincia, Guido Podestà, hanno detto no al blocco del traffico deciso venerdì scorso dalla riunione dei primi cittadini della Pianura Padana organizzata da Letizia Moratti e Sergio Chiamparino.
Uniche eccezioni Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo. Sergio Oldrini, sindaco di Sesto, e Daniela Gasparini, primo cittadino di Cinisello sono stati, infatti, gli unici ad aver mantenuto ferma la disponibilità al blocco che era stata manifestata in occasione del precedente incontro a Palazzo Marino.
"Aderiamo L'appello delL'Anci – ha spiegato Sergio Oldrini – a meno che la presidenza delL'Anci Lombardia non ci dica di fare diversamente. Noi non siamo talebani del blocco, ma occorre procedere tutti insieme".

A guidare i sindaci verso il no al provvedimento che la prossima domenica 28 febbraio fermerà le auto private in molte città del nord, é stata la constatazione comune delL'inutilità del blocco e della difficoltà di offrire ai cittadini un'alternativa al mezzo privato mancando in molti di questi comuni un servizio pubblico.

Critica la posizione di Giovanni De Nicola, assessore alla mobilità della provincia di Milano sulle tante deroghe concesse. "Il blocco non serve, a meno che scompaia la parola deroga, abbiamo registrato un forte mal di pancia nei comuni delL'hinterland, soprattutto perché in questi comuni i trasporti locali sono praticamente inesistenti e bloccare il traffico significa bloccare la libertà di spostamento della gente. Ovviamente il blocco non crea danni ambientali, non sono contrario ma – ha ribadito L'assessore di Palazzo Isimbardi precisando di parlare a titolo personale – devono sparire le deroghe".

Sulla stessa linea Graziano Musella  sindaco di Segrate:  "Per noi delL'hinterland bloccare il traffico é un problema. Abbiamo pochi mezzi pubblici, e il blocco limiterebbe la libertà di spostamento dei cittadini. Bisognerebbe trovare un giusto punto di equilibrio".

Anche Lorenzo Vitali, sindaco di Legnano, L'unico comune che in occasione delL'ultimo blocco aveva seguito la linea della Moratti ha mosso critiche precise.
Questa volta, invece, "non bloccheremo il traffico perché non ci sono i presupposti. Con le piogge di questi giorni i livelli di pm10 si sono normalizzati, e le previsioni indicano perturbazioni fino al fine settimana, non ha senso adottare una misura emergenziale visto che questa volta non c'e' nessuna emergenza". Secondo il primo cittadino di Legnano, per combattere con efficacia L'inquinamento atmosferico "servono misure strutturali. Non possiamo andare avanti a discutere tutte le settimane sul blocco".

Un 'no' deciso arriva anche dal comune di Bollate che non bloccherà il traffico domenica prossima: "Siamo disponibili – ha spiegato il sindaco Carlo Stelluti – ad un'azione comune e coordinata a condizione che si tratti di qualcosa di serio. Gli interventi di emergenza si possono fare, ma soltanto di fronte a un piano strutturale che in questo caso manca. Le domeniche a piedi ci possono anche stare a condizione che ci sia un piano serio e un orientamento comune. Mentre in questo caso non si e' ancora capito in quale direzione si vuole andare".

Ieri l’assemblea dei sindaci convocata a Palazzo Isimbardi, come già stabilito il 28 gennaio scorso nell’ambito della stessa assise, ha espresso all’unanimità parere favorevole all’istituzione di un comitato che, formato da tredici primi cittadini e coordinato dalla Provincia di Milano, avvii il primo studio sistematico sullo stato di inquinamento del territorio con l’obiettivo di promuovere interventi condivisi di contenimento dello smog.

L’assemblea ha al momento indicato per la composizione del comitato i primi cittadini di Sesto San Giovanni (Giorgio Oldrini), Rho (Roberto Zucchetti), Abbiategrasso (Roberto Albetti), Paullo (Claudio Mazzola), Settimo Milanese (Massimo Sacchi), Cornaredo (Luciano Bassani), Pioltello (Antonio Concas), Lacchiarella (Luigi Acerbi), Buccinasco (Loris Cereda), Cesano Boscone (Vincenzo D’Avanzo), Turbigo (Laura Mira Bonomi), San Giuliano Milanese (Luigia Greco). Del comitato farà parte anche il Comune di Milano. Manu Mich. – clickmoility.it

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