l'iniziativa coinvolge 8 paesi, 14 partner consorziati - comuni, operatori di settore, istituti di ricerca - ha durata triennale (2008-2011) e un budget di 2.693.644 euro

Brema coordina il progetto europeo Momo: il car sharing cresce su scala europea

Brema coordina il progetto europeo Momo: il car sharing cresce su scala europea

Il progetto momo car sharing ha l’ambizioso target di creare 20.000 nuovi utenti dei servizi di Car-Sharing, con significativi impatti sui modelli di trasporto, sul consumo energetico, sulle emissione di CO2 e sul riutilizzo dello spazio urbano

Respiro europeo per il car sharing che si arricchisce del nuovo progetto Momo.
Acronimo di more options for energy efficient mobility through car-sharing, il progetto è proposto nelL'ambito del programma Energia Intelligente – Europa (IEE) come strumento utile a rafforzare la soluzione delL'auto condivisa.

Coordinata dalla città di Brema, L'iniziativa coinvolge 8 paesi e 14 partner consorziati (comuni, operatori del settore, istituti di ricerca) e ha una durata triennale (2008-2011) avendo a disposizione un budget di 2.693.644 euro.

Il progetto europeo Momo è finalizzato ad aumentare la conoscenza del car-sharing e a creare nuovi servizi di car-sharing caratterizzati da una maggiore efficienza energetica. Il consorzio Momo è composto da Comuni, operatori del car-sharing, organismi di ricerca, agenzie energetiche e dalla Organizzazione Internazionale per il Trasporto Pubblico (UITP). I partners che partecipano al progetto momo car-sharing rappresentano otto diversi paesi Europei, anche se la speranza è che il progetto desti interesse in tutta Europa.

Il progetto ha l’ambizioso target di creare 20.000 nuovi utenti dei servizi di Car-Sharing, con significativi impatti sui modelli di trasporto, sul consumo energetico, sulle emissione di CO2 e sul riutilizzo dello spazio urbano.

I risultati raggiunti nell’ambito del progetto Momo saranno divulgati, così come verranno offerti spunti per creare e sviluppare servizi di car-sharing ecosostenibili ed integrarli con i più generali servizi di trasporto pubblico.

Le esperienze e gli spunti offerti potranno essere utili per:

   * gestori di flotte;
   * operatori di trasporto pubblico;
   * costruttori e agenzie di promozione immobiliare;
   * enti locali;
   * agenzie energetiche;
   * network e agenzie di ricerca;
   * fornitori di servizi, quali gestori di servizi di car-sharing;
   * privati cittadini.

Il programma è stato suddiviso in 10 work packages e si svolge in un arco temporale di 36 mesi. Il Ministero ed ICS saranno coinvolti nella realizzazione di 6 work packages concernenti:

   * organizzazione generale;
   * stato dell’arte del car-sharing;
   * interoperabilità e co-modalità;
   * ricerca di nuovi servizi di car-sharing;
   * implementazione di nuovi servizi di car-sharing;
   * incremento dell’efficienza energetica nei servizi di car-sharing.

Il contributo che il Ministero ed ICS potranno dare per la realizzazione del progetto è decisivo. La disseminazione in ambito europeo di esperienze strutturali italiane legate alla sostenibilità ambientale, quali le iniziative di rottamazione in favore del Car-Sharing ovvero l’inserimento nelle flotte di veicoli ibridi, ovvero legate all’uso di tecnologie innovative le quali permettono di realizzare a pieno l’intermodalità e la co-modalità, rappresentano il valore aggiunto che ICS può mettere in campo nella cooperazione in ambito comunitario.Manu Mich. – clickmobility.it

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