Mix tra l'autostop classico e il car-pooling: molti guidatori sarebbero disponibili a dare un passaggio, ma si trattengono perché mancano le condizioni di sicurezza ma se si introducono dispositivi blindati di sicurezza reciproca, e un vantaggio economico anche per l'automobilista, dare e ricevere passaggi diventa più facile e piacevole
Domattina nello spazio Viterbi della Provincia si terrà la presentazione delL'iniziativa per la mobilità sostenibile Jungo, a cui prenderanno parte L'assessore alla Viabilità e Trasporti Giuliano Capetti, Enrico Gorini presidente delL'associazione Jungo e Gloria Gelmi Mobility manager d'area e funzionario della Provincia di Bergamo.
Jungo è partito in Trentino, con un'esperienza pilota prima al mondo, e ora la Provincia di Bergamo vuole farlo conoscere anche nel proprio territorio. Si tratta di un modo nuovo di muoversi sfruttando le "correnti naturali” di traffico, occupando i sedili vuoti delle auto semivuote in costante movimento.
L'idea, un mix tra L'autostop classico e il car-pooling, è semplice: molti guidatori sarebbero disponibili a dare un passaggio, ma si trattengono perché mancano le condizioni di sicurezza. Inoltre gli automobilisti avrebbero un vantaggio economico nel dividere le spese. Tanti altri lascerebbero volentieri L'auto a riposo, se sapessero di poter fruire di un imbarco rapido; ma per loro, oltre L'insicurezza di salire a bordo con uno sconosciuto, c'è L'imbarazzo di chiedere un passaggio gratis.
La soluzione è semplice: se introduciamo dispositivi blindati di sicurezza reciproca, e L'opportunità di un vantaggio economico anche per L'automobilista, dare e ricevere passaggi diventa molto più facile e piacevole. Aumenta la "propensione L'imbarco" e i tempi di attesa si riducono, si attirano nuovi partecipanti, si innesca un meccanismo di progressiva disassuefazione dL'auto. Manu Mich. – clickmobility.it