Regioni pronte a presentare emendamenti a decreti attuativi federalismo fiscale

Roma. Regioni e federalismo fiscale: atteso confronto con il governo

Roma. Regioni e federalismo fiscale: atteso confronto con il governo

Errani: “Le questioni fondamentali poste dalle Regioni sono note prima di tutto il tpl che potrebbe ritrovarsi in una situazione drammatica”Polverini: “Garantire servizi importanti”. Cota: “ottimista su Tpl”

Abbiamo una nostra posizione, attendiamo che il Governo convochi quell’incontro politico che abbiamo richiesto su questioni rilevanti e irrinunciabili che attengono alla insostenibilità della manovra. Una manovra che ha conseguenze dirette sul federalismo fiscale, per questo noi oggi non daremo parere”.
Così il presidente Vasco Errani ha sintetizzato le conclusione a cui è giunta la Conferenza delle Regioni di ieri. “Aspettiamo la prossima settimana, quando ci dovrebbe essere l’incontro con il Governo che sta facendo verifiche sul piano dei conti – ha proseguito Errani – e sulla base di questo incontro poi procederemo alla espressione del nostro parere”.

“Le questioni fondamentali poste dalle Regioni sono note e riguardano il tema relativo alla necessità di garantire alcuni servizi fondamentali, prima di tutto il trasporto pubblico locale che potrebbe ritrovarsi in una situazione drammatica. Sto parlando, insomma – ha aggiunto il presidente della Conferenza delle Regioni –  di servizi per i cittadini, per il pendolari, per chi va a studiare e a lavorare e che già oggi vive una situazione di profondo disagio. Altro tema centrale è quello della sanità: noi chiediamo il pieno rispetto del Patto della salute, già sottoscritto con il Governo, non chiediamo nulla di diverso e nulla di più da quello che è previsto dallo stesso Patto della salute”.

“Si tratta di punti fondamentali – ha detto proseguito Errani – e credo che sia evidente quale è il rapporto fra questi elementi e il federalismo fiscale. Nel momento in cui i decreti attuativi della delega sul federalismo fiscale inglobano la manovra, vuol dire che c’è un punto oggettivo che incrocia anche il federalismo fiscale.  Sono queste le motivazione che spiegano la nostra posizione. Noi oggi non daremo alcun parere, quindi scatteranno i trenta giorni come conseguenza del fatto che non essendoci parere, non si registrerà l’intesa. E’ chiaro però che le Regioni in questi trenta giorni daranno un parere: abbiamo già quindici punti relativi ai decreti attuativi. La prossima settimana saranno scritti puntualmente gli emendamenti che abbiamo già condiviso nel corso di questa ultima riunione ed in quella della settimana scorsa e che consegneremo al Governo. Si tratta – ha concluso Errani – di emendamenti che abbiamo definito dal punto di vista politico e che, come ho detto, saranno consegnati all’esecutivo la prossima settimana”.

“Siamo ancora in una posizione di attesa. Andremo tutti alla Conferenza unificata e chiederemo uno slittamento ulteriore per arrivare a un parere, perché siamo convinti che il federalismo serve, ma anche che debba far convergere tutti sulle posizioni che possono ridare slancio ai territori”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ieri uscendo dalla Conferenza delle Regioni. ”Oggi, quindi, riporteremo la posizione dei presidenti, che e' quella di voler contribuire alla realizzazione del federalismo – ha aggiunto Polverini – ma allo stesso tempo di garantire alcuni servizi importanti, a cominciare dal trasporto pubblico locale.
Come sappiamo, anche lo stesso ministro Tremonti fin dalla pausa estiva, ha rassicurato le Regioni che avrebbe lavorato per trovare una soluzione. Dunque, siamo in attesa delL'incontro con il governo che dovrebbe chiarire i punti rimasti in sospeso”.
La presidente ha quindi sottolineato che “siamo a un punto di assoluta condivisione tra le Regioni, che si trasformerà in emendamenti da presentare al governo, ma il contenuto c'è”.

Sul trasporto pubblico locale “vero tema spinoso sul tappeto, io sono ottimista”: così si è espresso il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, lasciando la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. “Non c'e' nessuna connessione – ha osservato Cota – tra la manovra e il federalismo questo lo dico fin dL'inizio. Il federalismo rappresenta una svolta epocale e positiva perché con il federalismo fiscale potremo fare vere politiche fiscali e industriali. Per me é fondamentale, perché varerò nei prossimi giorni un Piano sulla competitività che è il completamento del Piano lavoro e io ho bisogno, come presidente della Regione, che al piu' presto entri in vigore perché avrò la possibilità di far agire questo piano della competitività muovendo la leva delL'Irap.
Il fatto che oggi in Conferenza Unificata le Regioni non daranno un parere allo schema di decreto sul federalismo regionale” è comunque positivo – dice Cota – perché da oggi scattano i trenta giorni per arrivare a un'intesa”.Manu Mich. – clickmobility.it

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