Il progetto, che dura complessivamente tre anni, è articolato in quattro parti: caratterizzazione del particolato atmosferico, sperimentazione biologica, risultati clinici e epidemiologia
Presentati presso l’Università di Milano-Bicocca i risultati della seconda parte del Progetto TOSCA (Tossicità del particolato atmosferico e marker molecolari di rischio) realizzato dal Centro Polaris (Polveri in Ambiente e Rischio per la Salute) del dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio dell’Università di Milano-Bicocca e finanziato da Fondazione Cariplo.
Il progetto, che dura complessivamente tre anni, è articolato in quattro parti: caratterizzazione del particolato atmosferico, sperimentazione biologica, risultati clinici e epidemiologia.
«Gli studi degli ultimi decenni – ha detto Joel Schwartz della Harvard University di Boston, tra i più autorevoli scienziati al mondo per studi sugli impatti dell’inquinamento sulla salute, intervenuto alla presentazione della ricerca – hanno messo chiaramente in luce la pericolosità dell’inquinamento atmosferico. Oggi possiamo dire che l’inquinamento atmosferico, che è una delle maggiori cause di morte prevenibili, fa più vittime dell’Aids, del cancro alla mammella e alla prostata messi insieme. A questi risultati siamo arrivati grazie a lunghi studi che hanno preso in considerazione differenti indicatori quali, ad esempio, andamento dei ricoveri ospedalieri, decessi, andamento della pressione sanguigna, infiammazioni alle vie respiratorie. Ma i risultati più chiari sono arrivati dagli studi su coorti di pazienti nei quali le differenze di lungo periodo nelle aspettative di vita sono state stimate in aree con diverse concentrazioni di inquinamento atmosferico». Manu Mich. – clickmobility.it