Il pilota automatico dei veicoli elettrici, alimentato da celle solari, ha reso il viaggio un evento unico anche dal punto di vista della sostenibilità, la spedizione VIAC (VisLab Intercontinental Autonomous Challenge) è il test in assoluto più esteso per un veicolo senza guidatore
La prima spedizione intercontinentale della storia composta da veicoli senza guidatore é partita da Parma (Italia) lo scorso 26 luglio e, dopo aver percorso più di 15.000 km, ha raggiunto la destinazione finale: l’Esposizione Mondiale 2010 a Shanghai (Cina).
La tecnologia VisLab, installata su 4 veicoli elettrici, ha permesso di testare in condizioni reali e in maniera estensiva le tecnologie delle vetture intelligenti del futuro.
Nell’ambito di un progetto parzialmente finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC), il VisLab dell’Università di Parma – uno dei laboratori di punta a livello mondiale nello sviluppo di sistemi di assistenza alla guida e di guida autonoma – ha equipaggiato 4 veicoli con sistemi di guida automatica con l’obiettivo di verificare il loro funzionamento in condizioni estreme.
Da più di 15 anni il VisLab progetta sistemi elettronici di bordo per l’incremento della sicurezza stradale e questo esperimento – unico nella storia della
mobilità e della robotica – ha consentito di raccogliere un’enorme quantità di dati (circa 50 terabyte) per migliorare ulteriormente l’efficienza di tali sistemi.
La spedizione ha raggiunto Shanghai dopo aver attraversato due continenti in più di 3 mesi di viaggio. La tecnologia VisLab é stata presentata al padiglione Europeo dell’Expo, alla presenza di numerosi giornalisti provenienti da tutto il mondo, i veicoli sono poi stati accolti al Padiglione Italiano dal Ministro Franco Frattini e dal Rettore dell’Università di Parma, Gino Ferretti, in occasione della visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. A meno di un anno dall’annuncio ufficiale della missione da parte del sindaco si Roma Gianni Alemanno la missione é stata conclusa con successo.
Grazie a 7 telecamere, 4 laserscanner, GPS, e computer di bordo, i veicoli hanno dimostrato di essere in grado di muoversi autonomamente affrontando anche le più disparate condizioni di meteo, traffico e infrastrutture.Le statistiche relative alla guida automatica e agli svariati test condotti saranno elaborate nelle prossime settimane, non appena i ricercatori del VisLab avranno fatto rientro a Parma.
La carovana ha attraversato le zone degli incendi in Russia, sfidando le temperature torride, le strade trafficate delle grandi città come Mosca, Omsk, Xi’ an e Shangai e le zone rurali della Siberia, dove i veicoli sono stati accolti dai primi fiocchi di neve, del Kazakistan e della Cina occidentale.Il pilota automatico dei veicoli elettrici, alimentato da celle solari, ha reso il viaggio un evento unico anche dal punto di vista della sostenibilità, la spedizione VIAC (VisLab Intercontinental Autonomous Challenge) è il test in assoluto più esteso per un veicolo senza guidatore e inoltre, per la prima volta nella storia, e’ stata dimostrata – sebbene in modo prototipale, con qualche intervento umano e ricaricando le batterie – la possibilità che un giorno le merci e i passeggeri potranno viaggiare lungo un tragitto intercontinentale, senza intervento umano e senza usare carburanti fossili.Il viaggio ha rappresentato un test esaustivo ed estremo delle tecnologie sviluppate dal VisLab negli ultimi anni. In particolare sono stati messi sotto stress i seguenti sistemi:
– inseguimento del veicolo che precede stop-and-go
– movimentazione all’interno di un percorso
– individuazione veicoli
– individuazione corsia di marcia
– individuazione pedoni
– individuazione ostacoli, individuazione dei fossi e degli avvallamenti per guida fuori strada sistema di vista panoramica a 180 gradi stima del dislivello e mappatura del terreno.
I dati registrati lungo il percorso renderanno possibile ripercorrere virtualmente svariate volte l’intero tragitto in laboratorio per raffinare e migliorare il comportamento dei sistemi intelligenti di bordo. Tale database – di altissimo valore scientifico – sarà inoltre utilizzato per sviluppare nuovi sistemi di ausilio alla guida e si sta inoltre valutando come porlo a disposizione di altri centri di ricerca nel settore.Manu Mich. – clickmobility.it