Grazie alla ricerca cofinanziata dalla Commissione europea, con 52 milioni di euro a partire dal 2006, per la prima volta in Europa le auto parlanti viaggiano sulle strade ordinarie intorno all'aeroporto di Amsterdam
Primo debutto ufficiale nel traffico di Amsterdam per le prime ‘macchine parlanti’ nate dalla ricerca Ue.
Durante la conferenza Cooperative Mobility Showcase 2010 sono stati presentati i progetti di ricerca europei COOPERS, CVIS e SAFESPOT, finalizzati a sviluppare sistemi di mobilità cooperativa, basati sulla comunicazione tra auto e infrastrutture stradali (V2I) e delle auto tra loro (V2V) per rendere il traffico su strada più sicuro e intelligente.
Le vetture sono in grado di comunicare una con l’altra e con le infrastrutture stradali (segnaletica, luci, centri di gestione): le informazioni scambiate possono fornire agli automobilisti informazioni aggiuntive, su eventuali pericoli nascosti al di là di quelli facilmente visibili o udibili.
Un esempio? Una macchina incidentata dietro una curva è in grado di inviare segnali di avvertimento agli altri veicoli dotati di sistemi intelligenti che provengono da lato opposto oppure il limite di velocità su un determinato tratto di strada può essere visualizzato direttamente sul cruscotto, anche se l’automobilista non ha visto fisicamente il segnale.
I tre progetti hanno sviluppato elementi fondamentali per la mobilità cooperativa, quali le reti di comunicazione tra macchine e infrastrutture o le tecniche più aggiornate per localizzare i veicoli in movimento.
Il progetto COOPERS – Sistemi cooperativi per la sicurezza stradale intelligente – è un’attività europea di ricerca e sviluppo nelL'ambito del 6 ° Programma Quadro della Commissione Europea – Società delL'informazione e dei media e si concentra sullo sviluppo di applicazioni telematiche innovative per le infrastrutture stradali con L'obiettivo a lungo termine di una "gestione del traffico cooperativa" tra veicolo e infrastruttura.
I test effettuati mirano a dimostrare che la ‘mobilità collaborativa’ – basata sulle comunicazioni veicolo-veicolo (V2V) e veicolo-infrastruttura (V2I) – funziona e ha il potenziale di rendere più sicuri e più efficienti i viaggi in macchina.
“I sistemi e i servizi di collaborazione, come quelli applicati alle ‘macchine parlanti’, portano vero valore aggiunto agli automobilisti europei, non solo aiutando a promuovere la mobilità sicura e intelligente, ma anche limitando il numero di incidenti e feriti e le emissioni di Co2” – ha sottolineato il commissario Ue per l’agenda digitale, Neelie Kroes -.
“Questi progetti – ha aggiunto la Kroes – sono buoni esempi degli sforzi fatti dalla Ue per promuovere la ricerca e L'innovazione nelL'industria manifatturiera, in un momento di turbolenza economica e finanziaria”.
Dal 2006, la Commissione Europea ha cofinanziato i tre progetti con un investimento di 52 milioni di Euro. Le European Standards Organisations inizieranno l’elaborazione degli standard necessari per V2V e V2I a fine 2013, mentre l’introduzione sul mercato dei sistemi cooperativi sarà possibile dal 2015. Le informazioni che il veicolo scambia con gli altri veicoli e con infrastrutture quali semafori e centri di controllo del traffico, consentono all’automobilista di ricevere avvisi aggiuntivi che vanno al di là di ciò che un normale veicolo può vedere e sentire.Manu Mich. – clickmobility.it