Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha fissato nuovo appuntamento fra le parti per scongiurare lo sciopero del primo ottobre

Roma. CCNL mobilità: il confronto fra sindacati e datoriali riparte giovedì

Roma. CCNL mobilità: il confronto fra sindacati e datoriali riparte giovedì

I sindacati guardano al CCNL della mobilità come ad «un obiettivo irrinunciabile per la tutela del lavoro»Anav: “Consapevoli dell'impossibilità di far fronte a qualunque rinnovo contrattuale in assenza di nuove risorse dedicate, si è deciso di operare il massimo sforzo per trovare una sintesi condivisa sui quattro punti del Protocollo”

Riprende quota il confronto fra le parti in merito al nuovo contratto unico della mobilità.
Sindacati e associazioni datoriali sono stati convocati per un nuovo confronto, giovedì, dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel tentativo di scongiurare lo sciopero nazionale di 24 ore che per le ferrovie scatterà alle ore 21 del 30 settembre e che interesserà il trasporto pubblico per l’intera giornata del primo ottobre.

La protesta si preannuncia pesante andando a colpire il servizio ferroviario, ma anche la regolare movimentazione di bus, tram e metropolitane.
I sindacati di categoria non intendono fare sconti e tornano a sostenere la vertenza, aperta ormai da due anni e mezzo, per la definizione di un nuovo contratto che intende unificare le attività ferroviarie a quelle degli autoferrotranvieri.

L'appuntamento di giovedì Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Orsa Trasporti, Faisa Fast si presenteranno con il mandato messo a punto lunedì e martedì scorso dall’attivo nazionale unitario.
Come si legge fra le righe delL'ordine del giorno i sindacati guardano al CCNL della mobilità come ad «un obiettivo irrinunciabile per la tutela del lavoro». Il protocollo ministeriale sottoscritto nel maggio del 2009 – spiegano i sindacati «ha reso irreversibile il processo negoziale» verso questo traguardo.

Grazie al protocollo le parti avevano trovato un accordo per la messa a punto di un percorso graduale e progressivo per traguardare il CCNL, il tutto attraverso la definizione di un primo nucleo di 4 temi (campo di applicazione, decorrenze e durata, sistema delle relazioni industriali, mercato del lavoro), lasciando le altre tematiche ad impegni successivi.

In vista della ripresa della trattativa l’attivo unitario ha chiesto alle segreterie nazionali di impegnarsi «a verificare rapidamente con controparti e ministeri coinvolti le condizioni di percorribilità» e «valutare le possibili varianti di percorso, a condizione che queste non determinino ulteriori dilazioni dei tempi del negoziato, non modifichino i contenuti del protocollo del maggio 2009, ribadiscano l’esclusività del ccnl della mobilità sui 4 temi previsti dal protocollo, confermino il ruolo di garante del confronto in capo al ministro di Infrastrutture e Trasporti, a suo tempo impegnatosi a realizzare il sostegno legislativo alla nuova strumentazione contrattuale».

I sindacati muovono accuse precise nei confronti delle associazioni datoriali che accusano di avere un «atteggiamento dilatorio, strumentale ed irresponsabile», le due associazioni delle imprese pubbliche e private di trasporto locale. Un atteggiamento che risulta essere «l’ostacolo principale da rimuovere per sbloccare finalmente la trattativa» e che, per questo, chiama «direttamente in causa ruolo e responsabilità di Governo, Regioni ed Enti Locali, finora esercitati in modo evidentemente inefficace rispetto alla complessità e all’importanza della trattativa».

"Con il prossimo confronto dovrebbe partire un confronto ad oltranza – sottolineano in Anav -. Il condizionale è ovviamente legato al buon esito del processo di avvicinamento delle parti rispetto alle posizioni formalizzate nel documento del 9 luglio. L'accelerazione, impressa dal ministero nel tentativo di scongiurare lo sciopero del 1° ottobre, è il risultato di una riunione tenuta con i vertici delle organizzazioni datoriali e sindacali dove, acquisita la consapevolezza generale sulL'impossibilità di far fronte a qualunque rinnovo contrattuale in assenza di nuove risorse dedicate, si è comunque deciso di operare il massimo sforzo per trovare una sintesi condivisa sui quattro punti del Protocollo e, ove L'operazione avesse buon esito, formalizzare il tutto solo L'esito di concreti riscontri sul finanziamento del contratto". Manu Mich. – clickmobility.it

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