I rappresentanti del settore trasporti hanno chiesto la predisposizione urgente di un nuovo Piano regionale, un coinvolgimento diretto rispetto alla riorganizzazione del tpl, un aumento della percentuale delle quote di mercato, e la previsione di un aumento del costo chilometrico”
"La predisposizione urgente di un nuovo Piano regionale dei trasporti; un coinvolgimento diretto rispetto alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale; aumentare la percentuale delle quote di mercato, relative al trasporto pubblico locale, per le aziende private; prevedere un aumento del costo chilometrico".
E' quanto hanno chiesto, nelL'audizione in seconda Commissione consiliare della Regione Umbria, i rappresentanti dei trasporti di Cna, Enrico Ceccarelli, di Lega Cooperative, Pio Braccalenti e di Confartigianato, Marco Barberini. La loro presenza fa parte della serie di incontri voluti dalla Commissione con tutti i soggetti economici, sindacali e di rappresentanza sociale per approfondire le conseguenze della crisi economica che sta interessando anche L'Umbria e di cui si parlerà il 19 ottobre, nella seduta delL'assemblea legislativa.
Per Ceccarelli (Presidente Cna- Fita Perugia) "sono due i problemi che ci affliggono la nostra associazione che rappresenta oltre 200 le aziende private che lavorano nel settore del trasporto persone, ed insieme alle nostre consorelle abbiamo un indotto di oltre 1000 lavoratori. Le tariffe a km, piu' basse rispetto a quelle delle aziende pubbliche con punte che arrivano fino a 0,65 euro a km mentre quelle pubbliche sono di circa 2 euro.
Inoltre le quote di mercato, parliamo della gestione del 5% del trasporto pubblico locale, quando ci sono regioni come la Toscana o L'Emilia Romagna nelle quali esistono punte fino al 30% di affidamento ai privati".
Concorde Braccalenti (Arcs – Lega Coop) pe il quale "anche in precedenti incontri con la Regione abbiamo sempre rivendicato il riequilibrio graduale della quantità di km relativa al Tpl, passando dL'attuale 95% gestito dL'impresa a capitale pubblico, ad una percentuale minore per far crescere anche in Umbria L'imprenditoria privata, come accade in altre regioni. E' difficile tenere in piedi imprese con attività estremamente limitate. Con le percentuali attuali e' impensabile andare avanti, la crisi ci sta uccidendo".
Per Barberini (Confartigianato – Trasporti) "sei anni fa e' stata scelta la via delle gare di appalto per il trasporto pubblico.
I privati, che allora non avevano i consorzi di secondo grado ed agivano singolarmente, hanno deciso di consorziarsi e hanno identificato un modello di impresa 'tipo' che si poggia sul trasporto scolastico, sul turismo e sul tpl. A fronte di questa scelta ci si e' confrontati con le aziende pubbliche e con le istituzioni, individuando un percorso condiviso. Le aziende private entrarono nel tpl coprendo servizi di bassa utenza. Il programma pero' doveva portarci ad un ingresso nel trasporto pubblico che prevedeva una fetta più ampia che ci avrebbe permesso di non arrivare, come oggi, ad un livello quasi da mendicanti".
Sulla necessità di mettere mano al nuovo Piano regionale dei trasporti numerosi gli interventi dei consiglieri commissari. Per Raffaele Nevi (PdL) "il Piano va rivisto con urgenza e sicuramente non faremo mancare le nostre proposte e le nostre idee". Paolo Brutti (Idv) ha auspicato la predisposizione del nuovo Piano dei trasporti, unitamente alla legge, "va fatto entro giugno 2011, data di scadenza delle gare".Manu Mich. – clickmobility.it