Una parte importante del libro è la sezione dedicata alla mobilità

Parma. Libro bianco, i progetti 'verdi' per la città fino al 2020

Parma. Libro bianco, i progetti 'verdi' per la città fino al 2020

Per i mezzi a impatto zero – riguardo i quali il Comune è capofila dell'Accordo di programma relativo al finanziamento dell’Iniziativa Carburanti a Basso Impatto Ambientale – l'obiettivo per il 2020 è creare una flotta pubblica composta da mezzi che utilizzano carburanti a basso impatto ambientale

Una città eco-efficiente, ma soprattutto una città di tutti, che in pochi anni è stata in grado di scalare la classifica “Ecosistema urbano” stilata da Legambiente, raggiungendo il terzo posto. Il senso del “Libro bianco”, presentato ai partecipanti alla quinta Conferenza ministeriale su ambiente e salute, sta tutto qui: prevedere come sarà Parma nel 2020.

Il 'Libro bianco' è in piena sintonia con il percorso tracciato da Agenda 21, che da anni fornisce le linee guida per il Comune di Parma in termini di mobilità e gestione ambientale.

Due le linee guida su cui si impernia questo progetto di ampio respiro che guarda al medio periodo: potenziare l’efficienza nell’uso delle risorse, senza per questo diminuire gli standard e la qualità dello stile di vita, che anzi ne risulteranno migliorati.

Risparmio energetico e mobilità urbana sono due degli elementi chiave di questi percorso che ha visto in fase di stesura e redazione del testo una condivisione e partecipazione di tutta la macchina amministrativa comunale.

Un passaggio determinante del documento, che rappresenta anche il punto di arrivo, è il 20-20-20, la riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica di qui ai prossimi 10 anni.

Un obiettivo che, declinato in chiave parmigiana significa abbattimento del 16% dei gas serra rispetto al 2005, del 20% del consumo di energia rispetto a quanto ipotizzato per il 2020 e incremento delle cosiddette fonti rinnovabili (solare, biomasse, geotermia) fino al 20% del consumo-fabbisogno totale grazie anche a un approccio più deciso al teleriscaldamento urbano.

Una parte importante del libro è la sezione dedicata alla mobilità: Parma ha l’obiettivo di raggiungere i risultati di Brescia e Modena – dove il servizio di “bike sharing” funziona a pieno regime con ottimi risultati.
La città mira a migliorare ulteriormente quella che già è una situazione ideale per la vita cittadina: potenziare il numero di biciclette a disposizione tra bike sharing, noleggi, bici elettriche e quadricicli per disabili e aumentare le piste ciclabili, dai 100 Km attuali a 180 (nel 2003 erano 51), incentivando L'uso di quelle esistenti attraverso una decisa opera di ammodernamento. Altrettanto L'amministrazione intende fare con il car sharing (sono già oltre 400 gli abbonati), i mezzi di trasporto pubblici e condivisi (che hanno già visto tra il 2000 e il 2008 un aumento del 26% di utenza).

Per i mezzi a impatto zero – riguardo i quali il Comune è capofila delL'Accordo di programma relativo al finanziamento dell’Iniziativa Carburanti a Basso Impatto Ambientale, promossa dal Ministero dell’Ambiente e del Territorio  – L'obiettivo per il 2020 è creare una flotta pubblica composta da mezzi che utilizzano carburanti a basso impatto ambientale. “La nostra idea di città – spiega il sindaco Pietro Vignali –  si sviluppa attorno a due linee guida, che riaggregano strategie generalmente non connesse in una visione di insieme: aumentare l’efficienza nell’uso delle risorse, conseguendo un risparmio nei consumi (di energia, di materia, di suolo ecc.) e di emissioni inquinanti nell’ambiente; migliorare la qualità degli stili di vita, conseguendo un maggiore livello di salute della popolazione e dell’ambiente.  Una città sana ed efficiente elabora strategie di sviluppo territoriale e di adeguamento infrastrutturale sostenibili, progetti di modernizzazione della mobilità, politiche di efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili, programmi di gestione integrata dei rifiuti, di valorizzazione del verde urbano, di prevenzione e di educazione per la popolazione finalizzate all’assunzione di comportamenti e stili di vita salutari. Una città più sana ed efficiente è una città che cambia con il contributo di tutti i suoi cittadini, i quali devono essere e sentirsi tra i principali artefici di questo cambiamento”.“Sempre più occorre fare in modo che tra le relazioni tra luoghi, clima e rapporti con altri esseri viventi siano costruiti con armonia ed equilibrio – afferma l’assessore all’Ambiente Cristina Sassi – ecco perché riteniamo che la vera sostenibilità vada affrontata non limitandosi alla visione ambientale ma integrando le politiche ambientali con interazioni concrete con la mobilità, l’urbanistica, lo sport, la salute e il commercio. Documenti programmatici e strategici come il Libro Bianco devono essere l’inizio di una nuova visione amministrativa tesa ad aumentare la qualità della vita di ognuno di noi”.
Manu Mich. – clickmobility.it

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