Analisi Osservatorio AIRP sulla Mobilità Sostenibile

Roma. Cresciuto negli ultimi cinque anni (+4,92%) il numero delle auto circolanti in Italia

Roma. Cresciuto negli ultimi cinque anni (+4,92%) il numero delle auto circolanti in Italia

La ragione della crescita da ricondursi alle perduranti carenze delle principali modalità di trasporto pubblico che in molti casi rendono praticamente obbligatorio il ricorso all’autovettura privata. Le regioni meridionali-centrali hanno fatto registrare tra il 2005 ed il 2009 gli aumenti più significativi

Negli ultimi cinque anni in Italia il numero delle autovetture è aumentato del 4,92%, passando dalle 34.636.594 unità del 2005 alle 36.339.405 del 2009. La ragione di questa crescita, secondo l’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile di AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici), che ha svolto l’analisi da cui provengono questi dati, è in primo luogo da ricondursi alle perduranti carenze delle principali modalità di trasporto pubblico (autobus
e treno) che in molti casi rendono praticamente obbligatorio il ricorso all’autovettura privata.

Sulla costante crescita del numero delle auto, sottolinea AIRP, incidono poi anche particolari fattori strutturali, come la conformazione fisica del
territorio nazionale che, soprattutto nelle aree extraurbane del Paese sollecita di fatto la domanda di mobilità privata. Nelle aree urbane del Paese l’aumento del numero delle auto è poi spesso la conseguenza dell’espansione urbanistica nelle aree immediatamente al di fuori delle grandi città che, in mancanza di un adeguato sviluppo di infrastrutture di trasporto pubblico, accresce le esigenze di mobilità e rende indispensabile l’utilizzo dell’auto.

Lo studio dell’Osservatorio AIRP sulla Mobilità Sostenibile, evidenzia inoltre la crescita del parco circolante di auto nelle venti regioni italiane. Sono le regioni meridionali-centrali quelle che hanno fatto registrare tra il 2005 ed il 2009 gli aumenti più significativi.

In testa la Calabria (+7,91%), seguita nell’ordine dalla Basilicata (+7,67%), dal Lazio (+7,14%), dal Molise (+6,97%), dalla Sardegna (+6,94%), dalla Sicilia (+6,81%) e dalla Puglia (+6,15%).
In chiusura di questa graduatoria vi sono la Lombardia (+3,23%), il Piemonte (+2,81%) e la Liguria (+1,74%). La ragione dell’aumento del numero di auto nelle regioni meridionali-centrali in Italia è essenzialmente dovuto all’effetto concomitante del progressivo allineamento del tasso di motorizzazione ai livelli della media nazionale. Sul piano nazionale, comunque, nel corso del 2009 si è registrato un contenimento della crescita del parco circolante di auto dovuto innanzitutto alla crisi economica ed in secondo luogo al fatto che l’impatto degli incentivi alla rottamazione se da un lato ha sostenuto la domanda, dall’altro non ha influito sulla consistenza del parco circolante in quanto per ogni auto acquistata con gli incentivi ne è stata radiata un’altra.

Per quanto riguarda l’impatto ambientale è importante implementare i comportamenti virtuosi, quali l’utilizzo di pneumatici ricostruiti, una scelta dalle forti valenze ecologiche. Il pneumatico ricostruito, infatti, è un prodotto sicuro e perfettamente compatibile con la scelta di soluzioni rigorose dal punto di vista tecnologico e per di più con prestazioni del tutto analoghe di quelle del pneumatico nuovo e di qualità. E proprio per queste ragioni, secondo l’AIRP, la quota della ricostruzione nel nostro Paese dovrebbe aumentare consentendo di sfruttarne fino in fondo le valenze ecologiche in quanto ricostruire consente di risparmiare importanti risorse energetiche e consente di rallentare lo smaltimento nell’ambiente di pneumatici usati, assicurando così una seconda vita ad un pneumatico nuovo di qualità.Manu Mich. – clickmobility.it

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