Abbonamenti soppressi dal prossimo anno scolastico

Venezia. Tpl: Confservizi Veneto chiede alla Regione lo stato di crisi

Venezia. Tpl: Confservizi Veneto chiede alla Regione lo stato di crisi

Toscani: Mancano all’appello 30 mln di euro e le aziende sono costrette a pagare il gasolio il 20% in più dall’inizio dell’anno, le assicurazioni il 30%. Si aggiunga il peso degli oneri finanziari su investimenti per i nuovi bus a causa del ritardo nell’erogazione dei contributi regionali di due anni e la mazzata sui bilanci aziendali è servita”

Confservizi Veneto, associazione che raggruppa il 98 per cento di imprese ed enti di gestione dei servizi pubblici locali tra cui le aziende del trasporto pubblico, ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, al presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato, e agli assessori Renato Chisso ed Elena Donazzan in cui sono state riportate le decisioni dei presidenti e dei direttori riuniti il 31 maggio scorso presso la sede dell’associazione regionale.

“Siamo in una situazione di totale incertezza – afferma il presidente di Confservizi Veneto, Lamberto Toscani – che si somma ad una spaventosa mancanza di risorse finanziarie che le aziende sono costrette a metter in atto decisioni assolutamente impopolari come il taglio dei posti di lavoro e l’eliminazione degli abbonamenti. Mancano all’appello 30 milioni di euro e le aziende sono costrette a pagare il gasolio il 20% in più dall’inizio dell’anno e le assicurazioni ben il 30% in più rispetto allo scorso anno. Si aggiunga il peso degli oneri finanziari su investimenti per i nuovi autobus a causa di un ritardo nell’erogazione dei contributi regionali di ben due anni e la mazzata sui bilanci aziendali è servita”.

“Da qui – aggiunge Valter Baruchello presidente della Commissione trasporti di Confservizi Veneto – la richiesta di un tavolo istituzionale e politico permanente che tenga monitorato lo stato di fatto in quanto le ricadute sul territorio saranno gravissime considerato che si andranno a penalizzare lavoratori e le fasce sociali più deboli. Le aziende, prima di prendere decisioni così pesanti, vogliono che gli amministratori regionali, provinciali e comunali siano a conoscenza di cosa accadrà nei loro territori”.

L’associazione e le aziende hanno deciso di:
– intraprendere tutte le iniziative di sensibilizzazione necessarie per far pressione sulla Giunta Regionale affinché in sede di assestamento di bilancio reperisca ulteriori Euro 30.000.000 considerati necessari alla sopravvivenza delle aziende stesse;
– chiedere alla Giunta Regionale la liquidazione dei fondi già stanziati nel 2009 a titolo di contributo in conto capitale per gli investimenti effettuati in assenza dei quali diventa insostenibile la situazione finanziaria delle aziende;
– chiedere formalmente alla Giunta Regionale la dichiarazione di stato di crisi del settore onde poter accedere alla Cassa Integrazione Straordinaria;
– raccogliere l’invito delle Aziende, vista la mancanza di fondi, a sopprimere tutti gli abbonamenti destinati ai soggetti svantaggiati;
– dare mandato alla Commissione Tecnica già istituita, di determinare i costi standard e le tariffe standard cui fare riferimento per quanto riguarda la distribuzione delle risorse disponibili;
– chiedere alla Regione l’istituzione di un apposito Tavolo Istituzionale permanente tra Regione, Comuni e Province deputato a decidere in merito alla distribuzione delle risorse sul territorio.Manu Mich. – clickmobility.it

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