Prodotto dalla Comunità europea delle Ferrovie e società di infrastrutture (CER) il libro consente una disamina delle differenze prodottesi all'interno del territorio europeo, specialmente fra l'est e l'ovest, che hanno portato a soluzioni e risultati diversi
Presentata i giorni scorsi da Siim Kallas, vice presidente e responsabile dei Trasporti della Commissione Europea, L'analisi condotta dal CER nel testo “La riforma delle ferrovie – Learning from Experience”.
Il libro non mostra soltanto come il mercato ferroviario europeo sia stato oggetto di riforme nelle ultime due decadi ma consente una disamina delle differenze prodottesi L'interno del territorio europeo, specialmente fra L'est e L'ovest, che hanno portato a soluzioni e risultati diversi.
Alcuni paesi hanno avviato questo processo quasi 20 anni fa mentre per altri le riforme sono diventate oggetto d'interesse solo recentemente.
“Molti progressi sono stati compiuti in materia di concorrenza molto meno è stato fatto per introdurre un sistema di prezzi socialmente efficiente declinato per i vari mezzi di trasporto” ha spiegato Johannes Ludewig, direttore esecutivo del CER, la Comunità delle Ferrovie europee, nel sottolineare uno dei concetti base che il testo mette in evidenza.
Prodotto dalla Comunità europea delle Ferrovie e società di infrastrutture (CER), il volume mostra una panoramica completa dello stato di avanzamento delle riforme nel settore ferroviario in vari paesi, europei ed extraeuropei e rappresenta un aggiornamento della pubblicazione del 2005 intitolata “Riformare le ferrovie europee – Una valutazione dei progressi compiuti”.
Determinanti nella scelta delle soluzioni e dei risultati, nonché della tempistica sono state le diverse condizioni politiche ed economiche degli stati membri, in particolare tra Oriente e Occidente.
Nei capitoli del libro che descrivono cosa succede fuori dall’Europa, invece, viene messo in risalto come i più grandi successi della riforma si siano avuti probabilmente negli Stati Uniti e in Giappone, mentre l’America Latina è legata prevalentemente al modello delle concessioni.
Le riforme in questi paesi, con l’eccezione della Russia, sono tutte basate su modelli profondamente diversi da quelli in atto nell’Unione europea.Manu Mich. – clickmobility.it