La Provincia presenta rapporto a tema: un mix di interventi complessi e piccole opere per un trasporto sostenibile

Roma. “La rete della mobilità” bilanci e proposte per l’area metropolitana

Roma. “La rete della mobilità” bilanci e proposte per l’area metropolitana

Per il presidente  Zingaretti serve Agenzia Unica Metropolitana “Bisogna dare in tempi rapidi un primo segnale di svolta. Per questo la mia proposta è uno stimolo a riflettere su come rompere le divisioni tra tanti attori che operano nell'ambito dell'area metropolitana di Roma”

Un'agenzia unica della mobilità  metropolitana.
L'idea è quella lanciata dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ieri nel corso del convegno dal titolo “Trasporti comuni – la rete della mobilità”, organizzato dall’amministrazione provinciale nelL'ambito del progetto strategico 'Roma capitale metropolitana'.

“Bisogna dare in tempi rapidi – ha affermato il presidente Nicola Zingaretti – un primo segnale di svolta. Per questo la mia proposta è uno stimolo a riflettere su come rompere le divisioni tra tanti attori che operano nelL'ambito delL'area metropolitana di Roma”.

La convinzione di Zingaretti è infatti che, in un bacino in continua espansione, su un territorio che vede muoversi ogni giorno circa 700mila pendolari “nel governare la mobilità c'è in primo luogo un problema di competenze, con almeno dodici soggetti ad oggi coinvolti nella pianificazione e nella  gestione”.

Elaborare quindi un progetto comune, superando la conflittualità politica, è secondo il presidente della Provincia una priorità rispetto a un tema, quello della mobilità appunto, che “rischia di diventare il primo problema delL'area metropolitana in termini di qualità della vita e di competitività”.

“Nel corso del tempo è L'assenza di visione a provocare gravi errori strategici – dunque in un'area metropolitana vasta come quella di Roma – che non ha strumenti di governance adeguati, deve essere elaborata un'idea condivisa per la mobilità per la quale tutti lavorino”. Questo quanto sottolineato, nel corso del suo intervento, dal presidente Zingaretti.

Alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini, L'assessore ai trasporti di Roma Capitale Antonello Aurigemma e L'amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti, presenti in sala, Zingaretti ha illustrato una “scaletta di priorità”.

In primo luogo la mobilità su ferro “come scelta strategica per L'area metropolitana in cui ancora prevale il trasporto privato su gomma”, dunque altra priorità è un incentivo al trasporto pubblico. Segue la mobilità sostenibile “anche come filiera di ricerca”, la pedonalizzazione e i parcheggi.

La Provincia di Roma, sul fronte dei progetti, chiede in primo luogo la “conferma delL'accordo sul Nodo Roma del 2006”. Auspica poi L'avvio di un progetto pilota per il potenziamento delle linee FR4 'Castelli', sul quale “la Provincia è disposta a investire”.

Nello studio “la rete della mobilità”, condotto dalla Provincia, si legge che l’attuale sistema di trasporto collettivo soddisfa circa 1,2 milioni di viaggi al giorno, effettuati dai residenti nella sola provincia di Roma. Nello specifico, le combinazioni intermodali sono circa 800mila (di cui 500mila nella Capitale) e di queste un terzo del totale usano la combinazione pubblico/privato. Il fenomeno, continua lo studio, mette in evidenza la disponibilità sempre maggiore degli utenti a “sfruttare” tutte le possibilità offerte dal sistema, pur di ridurre l’utilizzazione del mezzo privato. Per ciò che riguarda la modalità ferroviaria, i passeggeri/giorno trasportati nella provincia di Roma sono quadruplicati, passando da circa 145mila nel 1993 a 650mila nel 2008.

In pratica le politiche da mettere in atto nel futuro, secondo lo studio, dovranno inserirsi nei piani di intervento già avviati negli anni passati (come il Progetto unitario e integrato di rete ferroviaria e metropolitana, il Piano di bacino passeggeri e il Piano regionale mobilità, trasporti e logistica), e dovranno essere volti a favorire l’accessibilità su gomma e ferro in termini di posti/giorni sia attraverso il miglioramento delle infrastrutture che dei materiali rotabili, e a migliorare la qualità del servizio anche attraverso la diminuzione dei ritardi, garantendo migliori livelli di sicurezza e maggior comfort di viaggio ed una efficiente comunicazione.

“Il momento attuale – si legge nel documento di sintesi del rapporto – è quello propizio per consolidare un modello di governance che possa garantire la realizzazione del progetto unitario coerente con le indicazioni strategiche contenute nei Piani dei trasporti regionale e provinciale, oltreché con gli obiettivi dei Piani Industriali delle società di servizio. Affinché ciò accada – conclude il rapporto – è necessario un adeguato monitoraggio che assicuri la continuità dei finanziamenti e il rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi necessari, ma soprattutto mantenere il confronto tra tutti gli attori coinvolti nelle scelte programmatiche”.Manu Mich. – clickmobility.it

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