L’Italia non resti indietro nell’attuazione della mobilità sostenibile prevista dal documento Ue

Roma. Federmobilità: un fondo europeo per l’attuazione del libro bianco dei trasporti

Roma. Federmobilità: un fondo europeo per l’attuazione del libro bianco dei trasporti

“Sarebbe opportuno – fanno notare i rappresentanti di enti locali e Regioni – l’istituzione di un fondo nell’ambito del prossimo quadro finanziario europeo che partirà nel 2014 allo scopo di promuovere gli investimenti in questa direzione come fu fatto per l’avvio dell’utilizzo del sistema satellitare Galileo”

Creare un fondo specifico per l’attuazione delle misure di mobilità sostenibile contenute nel libro bianco dei Trasporti europeo. E’ questa la proposta emersa nell’ambito del convegno organizzato da Federmobilità, l’associazione che riunisce i maggiori assessorati ai Trasporti, e Aiccre che associa gli enti locali al fine di promuovere l’unità europea, questa mattina a Roma presso Palazzo Marini della Camera dei Deputati.

L’attuazione delle azioni a lungo, medio e breve termine contenute nel documento comunitario richiede sforzi finanziari notevoli che le risorse esistenti non possono soddisfare.
“Sarebbe, pertanto, opportuno – fanno notare i rappresentanti di enti locali e Regioni – l’istituzione di un fondo nell’ambito del prossimo quadro finanziario europeo che partirà nel 2014 allo scopo di promuovere gli investimenti in questa direzione come fu fatto per l’avvio dell’utilizzo del sistema satellitare Galileo”.

La maggior parte delle indicazioni europee in materia di trasporti ricadono nell’ambito delle competenze delle amministrazioni locali. Tra queste, gli obiettivi per una mobilità sostenibile a carattere urbano e regionale: si tratta di dimezzare entro il 2030 l’uso di auto alimentate con carburanti tradizionali ed eliminarle del tutto entro il 2050. A questo proposito, il suggerimento degli enti locali è quello di correggere alla fonte l’emissione di gas nocivi con l’entrata in vigore di standard vincolanti per le case costruttrici di veicoli. Un’altra indicazione concerne la possibilità di individuare codici unici per i sistemi telematici e per l’infomobilità.

Infine, una richiesta al Parlamento e al Governo italiano: per l’attuazione degli obiettivi comunitari il trasporto pubblico locale e la mobilità urbana devono riconquistare un posto rilevante nei programmi di investimento nazionali, altrimenti l’Italia rimarrà indietro rispetto ad altri Paesi Ue. Il federalismo fiscale dovrà quindi considerare il tema della mobilità sostenibile e individuare i fabbisogni standard per Comuni, Province e Regioni.

Manu Mich. – clickmobility.it

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