La card di Brescia Mobilità finanziata dall’Ue, all’interno del progetto "Civitas"

Brescia. Omnibus card: nasce la tessera unica per trasporti e sosta

Brescia. Omnibus card: nasce la tessera unica per trasporti e sosta

La Omnibus Card di Brescia è la prima in Italia e fra le prime in tutta Europa a permettere questo genere di servizio, con la possibilità nel tempo di implementare gli abbonamenti da caricare sulla tessera magnetica. L'iniziativa è costata all'azienda circa 143mila euro

Un'unica tessera per sostituire quelle degli abbonamenti ai parcheggi, a Bici Mia, ai bus urbani ed anche la prepagata per i parcometri. E' la nuova Omnibus card di Brescia Mobilità disponibile già nei prossimi giorni e frutto d'un ampio e lungo lavoro da parte dei tecnici di Brescia Mobilità.   La card, in sostituzione delle pre-esistenti quattro tessere abbonamento per i diversi servizi (continueranno invece a mantenere la loro valenza le tradizionali card per il servizio autobus urbani), "permetterà ai cittadini di usufruire del servizio offerto dagli autobus di linea, dai parcometri, da parcheggi di struttura, bicimia e, nell’immediato futuro anche del metrobus in modo più comodo e funzionale  il diritto alla mobilità si garantisce anche attraverso un facile accesso ai mezzi di trasporto –  spiega Valerio Prignachi presidente di Brescia Mobilità -".    La Omnibus Card di Brescia è la prima in Italia e fra le prime in tutta Europa a permettere questo genere di servizio, con la possibilità nel tempo di implementare gli abbonamenti da caricare sulla tessera magnetica. Per questo motivo è stata proprio l’Ue, all’interno del progetto "Civitas" a cui Brescia aderisce da tempo, a finanziare interamente l’operazione.   L'iniziativa è costata all'azienda circa 143mila euro "e consentirà l’applicazione di innovative tariffe integrate fra i rispettivi servizi", ha sottolineato Marco Medeghini, direttore generale di Brescia Mobilità, Brescia Trasporti e Sintesi.    Il direttore ha spiegato perché c’è voluto così tanto tempo per realizzare un’idea tanto semplice: "I fornitori di sistemi elettronici hanno un mercato interno e un know how che vogliono difendere, perciò convincerli ad aprire le tecnologie e sostituire le apparecchiature è stato difficile e ha rallentato i tempi. Grazie ad una sinergia tutta bresciana siamo riusciti ad essere i primi in Italia".    "L’operazione,  improntata nel segno dell’innovazione e modernizzazione del servizio,  vede Brescia come città capofila in Italia e tra le realtà più all’avanguardia sullo scenario europeo anche in un’ottica di mobilità sostenibile – ha spiegato il vicesindaco Fabio Rolfi – ".

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