Audizione dell'Ad di Fs Moretti alla Commissione Lavori Pubblici del Senato

Roma. RFI: dalla BEI prestito di 300 milioni di euro

Roma. RFI: dalla BEI prestito di 300 milioni di euro

Moretti ha sottolineato che il valore del prestito, concesso con la garanzia del Gruppo FS, è un segno di credibilità e di buona reputazione internazionale”. Sul suo ipotetico coinvolgimento nell’inchiesta P4, Moretti ha detto: “Non ho ricevuto nessun avviso. Ma, avendo tagliato 700 mln di sprechi, non mi sorprende che chi è stato colpito, reagisca”

Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha ricevuto un prestito di 300 milioni di euro dalla Banca Europea degli Investimenti. Ad annunciarlo è stato ieri mattina Mauro Moretti, AD delle Ferrovie dello Stato Italiane, in un'audizione alla Commissione Lavori Pubblici del Senato, sottolineando che questa decisione è la prova della “credibilità e della buona reputazione” acquisite dal Gruppo a livello internazionale.  

“Mi pare che un valore simile non venga corrisposto a nessun altra grande impresa” ha sottolineato il numero uno di Ferrovie Italiane, precisando che i 300 milioni sono stati concessi “con sorpresa, con la sola garanzia di FS. Il che significa che il Gruppo ha conquistato credibilità e buona reputazione anche all’estero”.

Il prestito è stato deliberato mercoledì dal CdA delle Ferrovie dello Stato Italiane e sarà firmato oggi, avrà una durata di 10 anni e sarà destinato all'Alta Velocità, in particolare per gli interventi sui Nodi a completamento della Torino – Milano – Napoli.
 
Sempre durante l’audizione, a proposito della misura contenuta in manovra sull'Alta Velocità (un contributo al servizio universale per tutti quelli che operano sull'AV), l’AD di Ferrovie Italiane ha detto che “è importante non perché porti qualche vantaggio al Gruppo FS, ma perché è un altro punto di chiarezza nell'ambito della filosofia delle liberalizzazioni in Italia, che finora era poco qualificante. Ora auspico si arrivi a una riflessione anche sul costo del lavoro''.  

Mauro Moretti ha poi precisato che, con questa misura, “si individua una liberalizzazione con delle regole. Chi arriva non avrà più solo il diritto di chiedere, ma dovrà anche contribuire al sistema''. In un primo tempo “questo contributo sarà pagato al 100% da Trenitalia – ha continuato l’Amministratore delegato FS -. Poi, quando arriveranno, lo pagheranno anche i nuovi operatori. Nei prossimi anni la stragrande maggioranza del contributo sarà comunque pagata da Trenitalia”.  

Infine Moretti ha detto di avere una sola chiave di lettura sull'inchiesta della cosiddetta P4: “Nel dover tagliare 700 milioni di sprechi, molti sono stati colpiti e se reagiscono non mi stupisce. Anzi, mi fa piacere”.
“Finora ho letto tutto solo dai giornali – ha concluso l’AD – non ho ricevuto nessun avviso di garanzia”.

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