Kallas: "La libertà di movimento è qualcosa che tutti tendiamo a dare per scontato in Europa, ma che non deve fermarsi alle frontiere. Oggi se vogliamo veramente una relazione con i nostri vicini dobbiamo fornire l'infrastruttura essenziale per i flussi di beni e di persone attraverso le frontiere ed eliminare la burocrazia e le strozzature"
La Commissione europea ha pubblicato un nuovo piano d'azione per i trasporti con i paesi vicini al fine di rafforzare i collegamenti di trasporto con le regioni vicine all'est e al sud dell'Unione europea. Il piano contiene più di 20 misure concrete, nel breve e nel lungo termine, per rendere i collegamenti di trasporto più agevoli, sicuri e affidabili.
Contemporaneamente il piano intensificherà l'integrazione del mercato a vantaggio delle regioni dell'Unione europea e di quelle limitrofe. Il piano è stato presentato i giorni scorsi dal vicepresidente Siim Kallas, responsabile per i trasporti e da Stefan Füle, commissario per l'allargamento e la politica di vicinato.
"La libertà di movimento è qualcosa che tutti tendiamo a dare per scontato in Europa, ma che non deve fermarsi alle frontiere – ha dichiarato il vicepresidente Kallas -. Oggi se vogliamo veramente una relazione con i nostri vicini dobbiamo fornire l'infrastruttura essenziale per i flussi di beni e di persone attraverso le frontiere ed eliminare la burocrazia e le strozzature".
"Nella nuova e ambiziosa politica europea di prossimità lanciata il 25 maggio di quest'anno offriamo ai nostri vicini dell'est e del sud un'integrazione economica più approfondita – ha sottolineato il commissario Füle -. Il piano di azione propone misure concrete che vogliamo attuare per procurare vantaggi ai cittadini e alle imprese sia dei paesi vicini che in Europa".
La cooperazione nel trasporto con le regioni confinanti con l'UE finora ha avuto luogo mediante numerose iniziative bilaterali e regionali: ad esempio, esiste già una iniziativa regionale di trasporto per i vicini nell'area a sud. Questo nuovo piano di azione si basa sui risultati finora raggiunti, rafforza in particolare le connessioni a est e riunisce la cooperazione regionale in materia di trasporti in un'unica politica.
Gli elementi fondamentali per collegare il sistema di trasporto dell'Unione europea e i suoi vicini prevedono di:
– collegare la rete transeuropea dei trasporti con l'infrastruttura dei paesi vicini dell'Unione europea attraverso progetti prioritari di trasporto;
– migliorare lo sfruttamento del potenziale di trasporto merci aprendo i mercati e riducendo le barriere tecniche, quali le differenze di scartamento dei binari;
– razionalizzare l'attuazione della cooperazione nell'ambito del trasporto regionale istituendo un "Gruppo di esperti per i trasporti nel partenariato orientale" che coordini la cooperazione con i paesi limitrofi orientali;
– rendere più efficiente il trasporto marittimo con i paesi vicini, anche nel lungo termine, mediante la loro inclusione nella "cintura blu" della libera circolazione marittima in Europa e nei mari attorno all'Europa;
– contribuire al miglioramento della sicurezza stradale nei paesi vicini.
– estendere il mercato interno dell'aviazione dell'Unione europea e il Cielo unico europeo alle regioni vicine;
Per tutti i dettagli delle oltre 20 misure previste nel piano di azione si veda MEMO/11/488.
Queste azioni saranno finanziate fino al 2013 con le risorse esistenti grazie a una migliore definizione delle priorità di progetti e misure. Nella sua recente comunicazione su un "Bilancio per l'Europa 2020", la Commissione ha proposto di aggiungere flessibilità a un possibile finanziamento dei progetti di infrastrutture strategiche che collegano l'UE con i suoi vicini. Questo aspetto sarà ulteriormente sviluppato nei negoziati sul futuro quadro finanziario.
Il piano della Commissione sarà presentato al Consiglio e al Parlamento europeo. Nell'ottobre 2011 durante una conferenza ministeriale organizzata dalla presidenza polacca dell'UE (24 e 25 ottobre 2011 a Cracovia) verrà dato il via ai lavori del nuovo Gruppo di esperti per i trasporti nel partenariato orientale che supervisionerà l'attuazione delle misure per l'est.