Minervini alle Province: "Serve atteggiamento più responsabile sui trasporti. C’è poco da chiedere e molto da fare: mettersi attorno a un tavolo con le società di trasporto e cominciare a ottimizzare il servizio. I tempi che ci attendono non saranno molto facili per chi non è pronto"
Le Province pugliesi si vedono costrette a seguire la via giudiziaria, al fine di ottenere il riconoscimento di quanto spetta.
Le sei Province pugliesi assicureranno ai cittadini i soli servizi minimi del trasporto pubblico locale e, per questa estate, non garantiranno il servizio del Discobus, per il trasporto dei giovani nelle discoteche su tutto il territorio regionale, a causa del taglio da parte della Regione Puglia anche di queste risorse.
E’ quanto è emerso nell’incontro di ieri promosso dall’Upi Puglia con l'assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, al quale hanno partecipato i presidenti delle Province di Bari, Lecce, Bat e Foggia, Francesco Schittulli, Antonio Gabellone, Francesco Ventola e Antonio Pepe, dell’assessore ai trasporti della Provincia di Brindisi, Donato Baccaro e degli assessori al Bilancio e ai Lavori pubblici della Provincia di Taranto, Giampiero Mancarelli e Costanzo Carrieri.
“Tremonti falcidia i servizi pubblici e le Province battono cassa alla Regione”. L’assessore alla mobilità della Regione Puglia Guglielmo Minervini commenta così gli esiti dell’incontro con i rappresentanti dell’Upi.
“È singolare che proprio a uomini delle istituzioni sfuggano i titoli della manovra finanziaria di questi giorni e gli effetti capestro dei vincoli del patto di stabilità. Tra le competenze regionali non c’è l’erogazione di nuova valuta”.
Poi Minervini entra nel merito delle questioni: “I presidenti sanno che gli oneri dell'adeguamento Istat per legge ricadono sulle Province così come sanno che finora l'attenzione della Regione non è venuta meno, come dimostrano gli ultimi stanziamenti in favore delle Società di trasporto provinciali”.
Piuttosto conclude l’assessore: “C’è poco da chiedere e molto da fare: mettersi attorno a un tavolo con le società di trasporto e cominciare a ottimizzare il servizio. I tempi che ci attendono non saranno molto facili per chi non è pronto”.