Siglato protocollo d'intesa per limitare sinistri nella Capitale grazie all'utilizzo di telecamere dotate di tecnologia Roadscan installate su 270 mezzi pubblici dell'Atac, per migliorare la sicurezza, limitare la possibilità di incidenti e ridurre in maniera significativa i contenziosi per i sinistri
A Roma ogni mezzo pubblico è coinvolto in più di un incidente stradale l’anno, con una frequenza sinistri superiore di 10 volte a quella del totale dei mezzi circolanti. Per aumentare la sicurezza stradale nel trasporto pubblico della capitale, ieri, nella Sala del Carroccio del Campidoglio è stato siglato un protocollo d’intesa tra il presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, Sandro Salvati, e l’amministratore delegato di Atac, Carlo Tosti, alla presenza dell’assessore alla Mobilità di Roma Capitale Antonello Aurigemma.
Questa convenzione, parte integrante del protocollo d'intesa sottoscritto a novembre 2010 tra Fondazione ANIA e Roma Capitale, prevede l’installazione di telecamere dotate di tecnologia Roadscan su 270 mezzi pubblici dell'Atac, per migliorare la sicurezza, limitare al minimo la possibilità di incidenti e ridurre in maniera significativa i contenziosi per sinistri e le truffe assicurative ai danni dell’Atac.
Il sistema “Kolimat Roadscan”, fornito dalla Fondazione ANIA, verrà installato su 270 mezzi pubblici scelti tra quelli che percorrono le direttrici più pericolose, dove avviene il maggior numero di incidenti. Grazie a questa tecnologia sarà possibile registrare ciò che accade sulla strada e ricostruire la dinamica di eventuali incidenti.
I circa 2.500 mezzi pubblici che circolano nell’area urbana della capitale hanno, infatti, un'incidentalità stradale tra le più elevate d'Italia. Basti pensare che hanno una frequenza sinistri (rapporto tra numero di incidenti e veicoli assicurati) del 101% e, con questi valori, contribuiscono ad alzare in maniera significativa la frequenza sinistri di tutti i mezzi. Anche in conseguenza di questo, gli oltre 2,5milioni di veicoli che circolano a Roma hanno una frequenza sinistri media del 10,3%. (Fonte: ANIA)
La Fondazione ANIA, oltre a fornire Roadscan, metterà a disposizione dell’azienda di trasporto di Roma anche personale specializzato per la formazione degli autisti. Atac si impegnerà a selezionare gli autobus su cui installare il dispositivo e ad assicurare che sui mezzi interessati sia garantito il massimo rispetto della privacy.
«I flussi di traffico nelle grandi città – spiega il presidente della Fondazione ANIA, Sandro Salvati – sono sempre più congestionati a causa dell’intenso traffico. Le alternative alla circolazione sono rappresentate dai mezzi a due ruote e dal trasporto pubblico, due categorie coinvolte in un elevato numero di incidenti.
Nelle grandi aree urbane un trasporto pubblico efficiente deve rappresentare una garanzia per cittadini, lavoratori ed utenti. Oggi ogni mezzo pubblico che circola sulle strade della capitale è coinvolto in più di un incidente ogni anno. L’utilizzo della tecnologia, oltre a porre Roma all’avanguardia tra le capitali europee in fatto di sicurezza stradale, potrà consentire un contenimento degli incidenti e un risparmio sui costi da
parte dell’azienda».
«L’amministrazione capitolina ritiene prioritario investire energie e risorse nella sicurezza stradale – le parole dell’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Antonello Aurigemma – abbiamo promosso iniziative importanti in tema di educazione e di prevenzione, basti pensare al protocollo d’intesa firmato con i costruttori e i riparatori di minicar o ai corsi di guida sicura per i giovani organizzati insieme ad Aci Vallelunga. Con questa iniziativa passiamo a coinvolgere anche i mezzi del trasporto pubblico, in modo da offrire ai cittadini romani, ai pendolari e ai turisti un servizio di maggiore qualità anche per ciò che riguarda la sicurezza».
«Grazie a questo accordo – ha dichiarato l'amministratore delegato di Atac Carlo Tosti – Atac oggi ha a disposizione uno strumento innovativo per ridurre l’incidentalità dei nostri mezzi. La sperimentazione che ci apprestiamo ad avviare ci consentirà di raggiungere un duplice obiettivo: da un lato infatti riusciremo a garantire una maggiore sicurezza durante il servizio, come evidenziato dall’abbattimento del numero di incidenti in tutte quelle realtà del trasporto pubblico locale in cui è stata già installato il dispositivo, e dall’altro saremo in grado di ridurre i costi aziendali relativi ai contenziosi che si verificano ogni qualvolta un nostro mezzo sia coinvolto in un sinistro».