Regione Lombardia vuol dare un approccio di sistema al complesso settore dei trasporti e delle merci, un approccio che non si limiti cioè alla mera realizzazione di nuove infrastrutture, ma che miri anche a potenziare/riqualificare quelle esistenti e a sviluppare l'intermodalità
Oltre il 90% delle merci che attraversa la Lombardia – vale a dire 400 milioni di tonnellate L'anno, pari al 27% del totale italiano – viaggia su gomma, mentre solo il 6%, cioè circa 24 milioni di tonnellate L'anno, è movimentato su ferro. Sempre in Lombardia avviene il 40% delle operazioni doganali.
La sproporzione fra il trasporto su gomma e quello su ferro è troppo marcata.
Proprio per mettere a tema questi argomenti e trovare nuove strategie di settore, L'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, ha riunito a Palazzo Pirelli oltre 70 operatori della mobilità delle merci.
Accanto alle istituzioni, sistema camerale, parti sociali ed esperti del settore sono intervenuti i principali attori della catena logistica: associazioni di spedizione, logistica e autotrasporto, gestori di rete ferroviaria, imprese ferroviarie, società di trasporto intermodale, gestori di terminal, autorità portuali e società aeroportuali.
Ne è scaturito un confronto franco, che non ha nascosto le difficoltà che tuttora gravano sul settore, ma che ha già cominciato a fornire le prime ipotesi di risposta individuando i 3 sottogruppi del Tavolo – Reti, Servizi e City logistic – che dovranno lavorare facendo poi confluire proposte e idee nella prossima riunione "allargata" già calendarizzata fra la fine di giugno e L'inizio di luglio.
"I numeri – ha detto Cattaneo – dicono che fino ad oggi non abbiamo trattato la logistica come un asset strategico per il Paese, come invece è. Dobbiamo recuperare il tempo perso perché stiamo parlando di un tema cruciale per il trasporto della Lombardia e quindi delL'intero Paese. A questo percorso deve affiancarsi la consapevolezza che L'intermodalità rappresenta la possibilità per gestire al meglio il passaggio delle merci dalla gomma al ferro e viceversa e che L'ulteriore sviluppo della rete infrastrutturale non può che giovare a tutti".
Regione Lombardia vuol dare un approccio di sistema al complesso settore dei trasporti e delle merci, un approccio che non si limiti cioè alla mera realizzazione di nuove infrastrutture, ma che miri anche a potenziare/riqualificare quelle esistenti e a sviluppare L'intermodalità, come compiuta integrazione tra le diverse modalità di trasporto.
"Abbandonata L'idea di puntare su un grosso centro di interscambio a Lachiarella – ha spiegato Cattaneo – abbiamo scelto di costruire una rete di centri intermodali più piccoli, ma sicuramente più funzionali". Da qui gli investimenti su quello di Segrate, il raddoppio del terminal Upa fra Busto Arsizio e Gallarate, gli investimenti a Mortara, Sacconago, Voghera e di Bergamo/Montello. "E' stato il metodo che ha consentito alla Lombardia di reggere L'incremento di traffico verificatosi nel decennio ed evitare che si riversasse esclusivamente sulle strade".
Si sta completando il quadro degli interventi, in particolare sviluppando i collegamento est-ovest. Oltre Pedemontana, Tem e Brebemi, grazie alle quali la Lombardia avrà 180 km di nuove autostrade e quasi 100 di nuova viabilità connessa, saranno realizzate la Cremona-Mantova, la Broni-Mortara, e la Varese-Como-Lecco per la quale è in corso uno studio di fattibilità e il confronto sul territorio. Nuovi interventi riguardano invece la quinta corsi delL'A8, il potenziamento del nodo ferroviario di Milano e gli interventi sul sistema idroviario.
"Questo Tavolo – ha concluso Cattaneo – faciliterà lo scambio di dati e ci permetterà quindi di studiare soluzioni che si basino sulle reali esigenze degli operatori. Abbiamo dato vita ad uno strumento di raccordo tra i vari operatori del settore sia tra il livello regionale e quello nazionale che ne favorirà la migliore integrazione".Manu Mich. – clickmobility.it