Attraverso la nota inviata le associazioni datoriali “auspicano un intervento dei Ministri volto a promuovere l'emanazione del D.P.C.M., previsto come eventuale dalla legge 10/11, e la previsione in tale atto dell'ulteriore slittamento al 31 dicembre 2011 della suddetta scadenza”
Asstra ed Anav hanno chiesto ufficialmente la proroga del periodo transitorio.
I dettagli sono stati messi nero su bianco in una nota congiunta, preparata a quattro mani e siglata dai presidenti delle due associazioni datoriali.
Una nota attraverso la quale, come spiegano Asstra ed Anav, si è ritenuto opportuno sensibilizzare nuovamente il Ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ed il Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, in merito alla questione della necessaria estensione della prima scadenza del periodo transitorio di validità degli attuali affidamenti non conformi alle nuove modalità stabilite dL'articolo 23-bis.
La scadenza in questione, originariamente fissata al 31 dicembre 2010, è stata prorogata al 31 marzo 2011 per effetto di quanto previsto dal D.L. milleproroghe, convertito in legge 26 febbraio 2011, n. 10.
Attraverso la nota inviata le associazioni "auspicano un intervento dei Ministri volto a promuovere L'emanazione del D.P.C.M., previsto come eventuale dalla legge 10/11, e la previsione in tale atto delL'ulteriore slittamento al 31 dicembre 2011 della suddetta scadenza".
Fra i motivi che "rendono necessaria la proroga ulteriore: innanzitutto L'estrema vicinanza del termine del 31 marzo previsto per la cessazione ex lege degli affidamenti ed a seguito della quale verrebbe a mancare il presupposto giuridico per il pagamento dei contributi/corrispettivi di esercizio agli operatori, con conseguenze nefaste sui livelli occupazionali e sulL'intera collettività.
In secondo luogo L'esigenza di rimuovere preliminarmente la situazione di incertezza finanziaria per il settore con L'emanazione dei provvedimenti di attuazione delle misure previste nelL'Accordo Governo-Regioni del 16 dicembre 2010 e nella legge di stabilità (legge 220/10).
Un posto di rilievo anche per L'opportuno coordinamento con il regolamento attuativo della riforma (DPR 168/2010), che prevede, L'articolo 2, L'obbligo per gli Enti locali di verificare, entro il 27 ottobre 2011, la realizzabilità di una gestione pienamente concorrenziale dei servizi, quale atto prodromico L'affidamento degli stessi con procedure concorsuali.
Infine L'esigenza di attendere gli esiti del referendum abrogativo che pende sulL'art. 23-bis, e che dovrebbe tenersi in primavera, prima di determinare una cessazione ex lege degli attuali affidamenti.Manu Mich. – clickmobility.it