Errani: "L'atto avrà un carattere simbolico e sostanziale al fine di trovare i fondi per dare seguito ai contratti stipulati con le aziende"

Roma. Le Regioni pronte a riconsegnare giovedì al Governo i contratti per il tpl

Roma. Le Regioni pronte a riconsegnare giovedì al Governo i contratti per il tpl

Formigoni: “La manovra  ha praticamente azzerato i trasferimenti dallo Stato alle Regioni per il trasporto pubblico locale e per altri servizi”. Polverini: “Se veniamo strangolati come nel caso del trasporto pubblico locale, è difficile continuare a dire che va bene così”

Le Regioni consegneranno al Governo i contratti del trasporto pubblico locale. Lo annuncia il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
"Giovedi consegneremo al Governo i contratti per il trasporto pubblico locale su ferro e su gomma: in queste condizioni, dall'anno prossimo e per gli anni successivi, non sarà possibile, infatti, far circolare autobus e treni locali".

"Questo atto avrà un carattere simbolico ma anche sostanziale – spiega Errani – e ha un solo fine: quello di  trovare i fondi per dare seguito ai contratti stipulati con le aziende di trasporto, che sono ovviamente contratti pluriennali".

Dei 1,9 miliardi di euro di impegni per finanziare il trasporto pubblico locale per il 2012, infatti, con la manovra sono stati iscritti solo 400 milioni e dunque mancano 1.5 miliardi "e' a rischio – avverte Errani – non solo il diritto dei cittadini a spostarsi ma l'intero sistema economico e produttivo del Paese".

“La manovra – ha sottolineato il presidente della Lombardia Roberto Formigoni – ha praticamente azzerato i trasferimenti dallo Stato alle Regioni per il trasporto pubblico locale e per altri servizi. Quindi noi vogliamo, e lo faremo probabilmente giovedì, riconsegnare allo Stato i contratti pluriennali che abbiamo firmato ad esempio con Trenitalia e con altre società del trasporto pubblico locale. Sono scomparsi 1,5 miliardi di euro: i treni non vanno ad aria compressa, purtroppo, quindi ci vogliono soldi per farli funzionare. Questi soldi – ha concluso – ad ora sono scomparsi: noi vogliamo trovare questi fondi con il governo, la nostra non è una iniziativa polemica ma un richiamo forte al fatto che questi soldi per il trasporto pubblico vanno trovati”.

“Non comprendo perché le Regioni debbano tagliare il trasporto pubblico locale, i servizi sociali, la protezione civile o l’edilizia scolastica e questa pletora di soggetti, sui quali la scure non è mai calata, debbano mantenere lo stesso livello di spese se non addirittura aumentarlo – sottolinea l’assessore al bilancio della regione Lombardia, Romano Colozzi -. Abbiamo imparato che, in tema di tagli, la concretezza delle azioni – conclude Colozzi – è inversamente proporzionale al clamore con il quale queste azioni vengono annunciate. Spesso senza alcun esito. In attesa che, magari attraverso la commissione paritetica Stato-Regioni-Enti locali, vengano definiti e individuati gli enti e organismi realmente inutili, si proceda a imporre loro regole certe e rigide come quelle che rischiano di soffocare il sistema delle Regioni e, soprattutto, i servizi per i cittadini”

“Non credo che ci sarà la possibilità di anticipare le iniziative, anche perché bisogna immaginare fino all'ultimo momento utile la possibilità di cambiare  la manovra" – dichiara la presidente della  Regione Lazio, Renata Polverini.

“Proseguiremo con le iniziative già annunciate: se ci sarà un  abbassamento della qualità e quantità dei servizi dovremmo dire che è il frutto dei mancati trasferimenti  del governo. Mi auguro che almeno sul trasporto pubblico locale questa volta si possa avere  una risposta che non può essere quella di aprile – ha aggiunto il Presidente della Regione- perché, una volta sottoscritto l'accordo, non e' stato onorato”.

“Vorrei ricordare che non stiamo  gridando allarmi ingiustificati. Se oggi non si sentono ancora gli effetti sui servizi che avevamo annunciato rispetto alle altre due  manovre è perché quei tagli saranno assorbiti a gennaio 2012.

In  quella data ci sarà un effetto importante – ha spiegato Renata Polverini -. In ogni caso se entro mercoledì non arriveranno risposte da parte del Governo, per rivedere i tagli a Regioni ed enti locali, la Regione Lazio riconsegnerà i contratti di Trenitalia al Governo nazionale”.

“Noi riconsegneremo i contratti di Trenitalia al Governo nazionale, perché li abbiamo sottoscritti, perché sono pezzi di Stato che devono erogare quel tipo di servizio, quel tipo di trasporto, ma il trasferimento che abbiamo e' stato abbattuto del 75%. Nello stesso momento diremo ai Comuni che, probabilmente, non saremo nemmeno in grado di continuare a trasferire loro risorse per le municipalizzate che erogano il trasporto su gomma nelle Città”.

Polverini ha poi precisato: "Tutti ci mettiamo la faccia, noi ce l'abbiamo messa sui ticket, quando li ha imposti la manovra nazionale e comunque le persone se la sono presa con chi si occupa di sanità. Ora la mettiamo anche sul trasporto pubblico locale, ma non ce la vogliamo mettere da soli deve mettercela anche il Governo". La Presidente della Regione ha infine spiegato che  "noi abbiamo il dovere di andare avanti perché siamo stati eletti e abbiamo i nostri compiti, fra cui quello di erogare alcuni servizi per conto dello Stato. Nel momento in cui lo Stato non effettua più i trasferimenti, noi siamo nelle condizioni, se non di azzerare, almeno di diminuire la quantità dei servizi. Quindi, la decisione che abbiamo già assunto insieme ai Comuni e alle Province la scorsa settimana, e' quella di attendere fino a mercoledì.

Se c'è la possibilità di un confronto con il Governo – ha continuato –  cercheremo di evitare che tutti i tagli proposti dalla manovra agli enti locali vengano confermati. Se così non sarà, giovedì stesso ci sarà un'iniziativa importante, i Comuni faranno una serrata dell'Anagrafe per far capire ai cittadini, anche simbolicamente, che se chiude il Comune qualche problema c'è”. Del resto – ha concluso la Polverini, riferendosi alla manovra anticrisi –  “Se veniamo strangolati come nel caso del trasporto pubblico locale, è difficile continuare a dire che va bene così”.

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