Ripreso il confronto dopo la pausa estiva, calendarizzato nuovo appuntamento lunedì 19

Roma. Rinnovo ccnl autoferrotranvieri: le parti sottoscrivono comunicato congiunto

Roma. Rinnovo ccnl autoferrotranvieri: le parti sottoscrivono comunicato congiunto

Preso atto del difficile stato occupazionale sindacati, associazioni datoriali e rappresentanti del Ministero hanno diramato un comunicato a firma congiunta nel quale emerge la volontà di dotare la categoria di uno strumento a salvaguardia di potenziali futuri scenari di crisi con ricadute sull'occupazione degli addetti

Ripresa dopo la pausa estiva la discussione sul rinnovo del CCNL Mobilità.
Le parti, sempre su convocazione del Ministero dei trasporti, si sono incontrate lunedì con l’obiettivo di esplorare nuove possibili soluzioni atte a sbloccare la vertenza.

Nell'ambito della discussione i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le associazioni datoriali ASSTRA ed ANAV e le organizzazioni sindacali UGL Trasporti, FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI e FAISA CISAL, preso atto del difficile stato occupazionale di un numero sempre crescente di realtà territoriali, hanno ritenuto necessario sottoscrivere un comunicato congiunto nel quale è evidente la volontà di dotare la categoria di uno strumento a salvaguardia di potenziali futuri scenari di crisi con ricadute sull'occupazione degli addetti.

La manovra finanziaria varata nel mese di agosto e i conseguenti tagli aggiuntivi della spesa pubblica hanno reso ancora più irto di difficoltà il terreno di confronto sul rinnovo contrattuale.

Nel comunicato a firma congiunta le parti, acquisito il consenso della delegazione ministeriale e invocato il coinvolgimento delle Regioni, si impegnano ad avviare il confronto sull’individuazione di uno strumento per la gestione delle politiche attive del lavoro che accompagni le crisi e i processi di riorganizzazione del comparto.

La data di avvio di tale confronto è già stata calendarizzata per il 19 settembre, presso la sede ministeriale e alla presenza di un rappresentante del Ministero del Lavoro.

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