Ieri la Conferenza delle Regioni e Province ha approvato e reso pubblico un documento

Roma. La manovra 2011 e le risorse per il trasporto pubblico locale

Roma. La manovra 2011 e le risorse per il trasporto pubblico locale

All'indomani dell'approvazione definitiva della manovra economica bis, Regioni e Province ribadiscono al Governo l'insostenibilità delle misure introdotte nelle materie di loro competenza, in particolare nel settore del trasporto pubblico locale

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ieri ha approvato un documento  su “manovra economica 2011 e risorse finanziarie  per il trasporto pubblico locale”.

All'indomani dell'approvazione definitiva della manovra economica bis, Regioni e Province ribadiscono al Governo l'insostenibilità delle misure introdotte nelle materie di loro competenza, in particolare nel settore del trasporto pubblico locale.

"Gli interventi di finanza pubblica adottati nel corso dell'ultimo biennio hanno sovvertito il quadro di riferimento finanziario che, pur con le sue criticità, ha governato la materia per molti anni.

Più precisamente, essi hanno pesantemente inciso sulla disponibilità di risorse finanziarie per il settore, avendo, da un lato, drasticamente ridotto i trasferimenti statali destinati al pagamento dei servizi di trasporto pubblico, ormai limitati quindi a circa un quarto, e, dall'altro, interrotto il già previsto completamento del processo di fiscalizzazione che avrebbe condotto, per questa materia fondamentale per le Regioni e per gli Enti locali, al passaggio dal sistema di finanza derivata al sistema di finanza propria.

Ciò ha determinato una gravissima e insostenibile situazione in termini di riduzione dei servizi, di disagio sociale, di incrementi tariffari, di riduzione dell'occupazione del settore, di congestionamento del traffico e di inquinamento, condizioni che continueranno ulteriormente ad aggravarsi se le politiche nazionali in materia di trasporto pubblico non subiranno una profonda trasformazione. Né si può pensare che il ricorrere esclusivamente a una politica di forti incrementi tariffari possa rappresentare l’unica soluzione di tutti i problemi, anche in considerazione del fatto che le Regioni hanno già significativamente e recentemente utilizzato tale strumento per fronteggiare l’emergenza e che ciò avrebbe conseguenze socialmente insostenibili.

Le misure adottate dal Governo nel corso di quest’anno per porre parzialmente rimedio alla situazione generata sono risultate parcellizzate, parzialmente incoerenti e, motivo di maggiore gravità, totalmente inattuate, così disattendendo anche quanto previsto nell’Accordo Governo-Regioni del 16 dicembre 2010.

Per le considerazioni svolte finora, le Regioni sono state messe in condizioni di non poter onorare i contratti di servizio sottoscritti per il trasporto pubblico locale ferroviario; le Regioni, pertanto, riconsegnano al Governo tali contratti, non essendo in alcun modo possibile adempiere alle relative obbligazioni, poiché sono venute meno le risorse a suo tempo previste per legge a carico del bilancio dello Stato e sulle quali era stato posto legittimo affidamento.

Le medesime Regioni adotteranno ogni misura necessaria a salvaguardarsi di fronte al rischio di essere chiamate a rispondere a qualunque titolo di responsabilità in conseguenza di siffatta situazione creata dallo Stato e sulla quale le Regioni non hanno alcuna signoria.

Le Regioni evidenziano, altresì, che le enormi criticità determinatesi nel settore del trasporto ferroviario hanno avuto un impatto negativo anche sul trasporto su gomma, non potendo più assicurare il trasferimento delle relative risorse agli enti locali.

A fronte di queste considerazioni, le Regioni chiedono al Governo di adottare con urgenza le necessarie misure atte a far fronte sia alla crisi attuale sia alle necessità future".

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