Bilancio regionale, 235 milioni in meno

Genova. Tpl: garantiti solo fino a marzo gli stessi livelli di servizio

Genova. Tpl: garantiti solo fino a marzo gli stessi livelli di servizio

Rossetti: "Dobbiamo aprire subito con il nuovo Governo un tavolo attraverso la conferenza Stato Regioni perché si ponga la questione del ripristino del miliardo e 600 milioni che era stato dato nel 2010 al trasporto pubblico locale: è inammissibile che lo Stato demandi alle regioni il compito di decidere cosa fare dei treni”

Nel bilancio regionale 2012 mancheranno 235 milioni rispetto al bilancio 2011. In parte non vengono trasferiti, in parte non possono essere spesi per il patto di stabilità. Un taglio davvero pesante dopo i sacrifici già chiesti nel 2011, che avevano costretto l'ente regionale a veri e propri salti mortali per garantire un livello minimo di servizio in settori cruciali come i trasporti e il sociale.    I tagli non comprendono, per giunta, l'azzeramento del fondo sociale nazionale, del fondo per gli affitti per le famiglie a bassissimo reddito e capitoli che erano sostenuti dallo Stato come la protezione civile e l'ambiente. Nel pieno di una delle più gravi emergenze alluvione degli ultimi decenni per il territorio ligure.   "La riduzione – ha detto l'assessore al bilancio Pippo Rossetti – è insostenibile per molti settori di spesa. Non possiamo inventarci in contabilità i soldi che non abbiamo".    La questione del trasporto locale è tra le più spinose. Si chiederà a Trenitalia di non procedere a riduzioni dei servizi fino a marzo. Poi si vedrà. La speranza è trovare nel nuovo governo un'attenzione alle necessità dei territori che negli ultimi due anni è mancata.    "Dobbiamo aprire subito con il nuovo Governo un tavolo attraverso la conferenza Stato Regioni – ha detto ancora Rossetti – perché si ponga la questione del ripristino del miliardo e 600 milioni che era stato dato nel 2010 al trasporto pubblico locale: è inammissibile che lo Stato demandi alle regioni il compito di decidere cosa fare dei treni”.   "Prima di tutto mi aspetto serietà – ha commentato il presidente Claudio Burlando – Le risorse possono anche essere poche, ma gli impegni che si prendono vanno rispettati. Non è possibile che il 16 dicembre si promettano 50 milioni per il trasporto locale e che il 14 novembre successivo non siano ancora arrivati. Non solo: ci hanno detto anche che questi fondi, ancora del tutto virtuali, sono già ridotti di quattro milioni e mezzo. Chiediamo maggiore responsabilità".   "Questo bilancio – continua Burlando – non ci permette di arrivare a fine anno. Se avessimo distribuito le risorse su tutto l'anno a partire da gennaio avremmo dovuto ridurre i servizi ferroviari di oltre il 70%".    Grandi punti interrogativi anche sulla spesa sociale. Nel 2012 non ci saranno fondi per l'assistenza e il fondo per la non autosufficienza, che eroga già sostegni ridotti, sarà coperto solo per i primi quattro mesi. Mario Monti, che in queste ore sta cercando di formare il nuovo governo, ha parlato ieri – ricorda Burlando, di "equità, rigore e crescita".    I suggerimenti per declinare subito queste tre parole nella realtà dei territori sono: equità nel prelievo, rigore nella spesa, sostegno alla crescita. Se il fondo sociale passa in un colpo da due miliardi a zero ci deve essere un momento in cui qualcuno dice cosa non si dà più e cosa non si fa più".

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