L'aggregazione delle due società consentirà di beneficiare maggiormente delle opportunità e capacità di sviluppo nel mercato dei trasporti e di cogliere potenziali sinergie tra le società coinvolte nell'operazione stessa. La fusione darà ulteriore impulso alle potenzialità di sviluppo delle attività di tpl anche tramite alleanze con altri operatori
Approvata ieri dal Consiglio provinciale con 18 voti a favore (Pd e Fds) e 12 contrari (Pdl, Lega, Fli, Udc e Gruppo Misto) la delibera contenente il Progetto unitario di scissioni/fusione di Atc e Fer, la conseguente nascita di una nuova società (Spa) per il trasporto pubblico locale nonché il piano industriale 2012 – 2014.
Obiettivo di questa operazione – si legge nella delibera – è la creazione di un nuovo soggetto industriale di accentuata rilevanza sul mercato del trasporto pubblico locale sia a livello regionale che nazionale.
L'aggregazione delle realtà imprenditoriali delle due società consentirà infatti di beneficiare maggiormente delle opportunità e capacità di sviluppo nel mercato dei trasporti e di cogliere potenziali sinergie tra le società coinvolte nell'operazione stessa. La fusione darà inoltre ulteriore impulso alle potenzialità di sviluppo delle attività di TPL anche tramite alleanze con altri operatori, sia in termini di crescita delle relative aree, sia in termini di sviluppo dell'intermodalità e di integrazione dei bacini automobilistici.
Lo statuto della nuova società (allegato alla delibera) riconosce il ruolo strategico del Servizio ferroviario metropolitano nel trasporto passeggeri, e l'integrazione dello stesso Sfm con tutti i sistemi di trasporto pubblico presenti sul territorio.
Il capitale sociale della newco sarà di 68.492.702 euro con la partecipazione della Regione (46,1%,) del Comune di Bologna (30,1%), della Provincia di Bologna (18,8%), di Act di Reggio Emilia ( 3,1%), della Provincia di Ferrara (1,01%), del Comune di Ferrara (0,65%) e delle altre Province ( 0,04%).
Il Piano industriale 2012-2014, allegato al documento approvato, "è in coerenza con le linee guida normative di separazione del TPL da altre aree di attività e ampliato sulla base delle richieste dei soci, in particolare per quanto riguarda l'evidenziazione delle sinergie modali del trasporto ferro/gomma, e che l'operazione di integrazione porta alla creazione di un soggetto industriale di estrema rilevanza sul mercato TPL a livello regionale e nazionale, che potrà cogliere i benefici di un'offerta intermodale, creando i presupposti per una crescente capacità di autofinanziare parte dei propri investimenti, nel contesto di una grave riduzione di risorse pubbliche".
La prossima tappa prevista nell'iter di scissione/fusione è la convocazione dei Consigli di amministrazione di Atc S.p.A. e Fer S.r.l. in assemblee straordinarie dei soci per il 30 novembre.
"Questo progetto – ha sottolineato in aula il vicepresidente con delega ai trasporti Giacomo Venturi – conferma ancora una volta la scelta del Sfm quale struttura portante del sistema di trasporto pubblico bolognese".
"Fare fronte alle riduzioni di risorse pubbliche, – ha proseguito Venturi – realizzare economie di scala evitando, ad esempio, le doppie corse sulle stesse tratte, lavorare per una efficace integrazione e intermodalità, razionalizzare e ridurre la struttura tecnico-aministrativa e potenziare la struttura operativa, sono le motvazioni per cui vogliamo far nascere un soggetto che sia in grado di fare mercato e di stare sul mercato nelle nuove condizioni che si prospettano".