La Giunta regionale avvia revisione contenuti della legge regionale “37/98”, in materia di tpl

Perugia. Tpl: Rometti illustra contenuti e finalità del ddl regionale

Perugia. Tpl: Rometti illustra contenuti e finalità del ddl regionale

Rometti: ”integrazione e ottimizzazione dei costi, questi gli obiettivi futuri” il tema più significativo rimane quello “della risorsa finanziaria che, essendo sempre meno garantita dallo Stato, pone la Regione davanti a scelte impegnative quali quella di un pesante intervento per rendere più efficiente l’intero sistema dei trasporti” 

Garantire una programmazione unitaria in ambito regionale dei servizi pubblici di trasporto che preveda una forte integrazione ferro-gomma in modo tale da ottimizzare i costi di gestione. E’ con questo obiettivo che la Giunta regionale dell’Umbria ha dato corso alla rivisitazione dei contenuti della legge regionale “37/98”, in materia di trasporto pubblico locale.    Ieri, durante la riunione del tavolo sostenibilità e territorio, che si è tenuta a Palazzo Donini a Perugia, l’assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, ha illustrato  i contenuti e le finalità del disegno di legge di modifica preadottato  dalla Giunta regionale.    “Visto che si sta assistendo ad una consistente riduzione delle risorse, il dibattito sul Trasporto pubblico regionale e locale si  intensifica sempre di più – ha detto Rometti – I trasporti pubblici infatti, garantiscono la mobilità ad un numero consistente di cittadini che ogni giorno per i loro spostamenti,  usano questo sistema.  Allo stato attuale, l’obiettivo è quello di coniugare attraverso un sistema tariffario strutturato, le esigenze economiche delle aziende del tpl, fortemente penalizzate dall’esiguità dei contributi pubblici destinati a questi servizi, con la necessità di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto da parte dell’utenza.  In questo contesto – ha detto  Rometti –  la procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi di tpl è oggi ancora più valida che in passato e conforta la scelta della Regione verso l’aggregazione delle aziende umbre di trasporto che si è concretizzata con la fusione di queste nell’ Umbria TPL e Mobilità”.   Per l’assessore “tutto ciò, ha reso necessaria la rivisitazione della legge regionale che mira anche a rendere più integrate le procedure tra gli enti che sono chiamati a programmare ed amministrare i servizi pubblici di trasporto superando la mentalità della sola gomma o del solo ferro”.   Illustrando il nuovo testo, Rometti ha evidenziato che i punti salienti dell’aggiornamento della legge regionale “37/98” sono più di uno: primi tra tutti, ci sono il passaggio dagli attuali tre bacini di traffico ad un unico bacino, e l’obiettivo di favorire l’intermodalità attraverso l’inserimento tra i sistemi di trasporto pubblico locale,  anche di quelli effettuati con sistemi a fune su sede fissa, scale mobili, ascensori e tappeti mobili, ovvero quei sistemi che, comunemente, vengono definiti di mobilità alternativa, tra questi anche i parcheggi di interscambio.    Tra i punti definiti nel nuovo testo, in primo piano c’è anche quello della sinergia istituzionale, attraverso la sottoscrizione di uno o più accordi di programma tra enti locali  e la Regione.  “In particolare – ha precisato l’assessore Rometti –  le Province possono essere assegnatarie del compito di organizzare ed esperire le gare di appalto che contengano, oltre ai servizi minimi, anche quelli aggiuntivi, nonché il trasporto su ferro regionale e locale, quindi Trenitalia ed ex FCU”.    Il nuovo disegno di legge stabilisce anche di prevedere il servizio urbano nei comuni con una popolazione superiore a 12 mila abitanti o, in alternativa, di stabilire una soglia percentuale della mobilità interna di ciascun comune, in base agli ultimi dati ISTAT disponibili (2001). I Comuni inoltre, saranno anche coinvolti nella fase di redazione del Piano di Bacino e più in generale nelle fasi della programmazione.     Attenzione è dedicata anche all’eliminazione delle possibili sovrapposizioni di corse e di tratte, in particolare sulla medio-lunga percorrenza: “Vengono favorite inoltre, – ha precisato Rometti – una forte integrazione fra le diverse modalità di trasporto e l’incentivazione dei servizi ferroviari per gli spostamenti caratterizzati da medio-lunghe distanze e con frequentazioni significative”.   “A questo – ha sottolineato – si aggiunge il tema fondamentale dell’individuazione dei servizi minimi che non potranno essere necessariamente ricondotti al riferimento storico. Quindi, attraverso gli atti di indirizzo programmatici, si dovranno individuare i criteri attraverso i quali si identificheranno tali servizi, avendo anche il più possibile chiaro il riferimento finanziario”.    Per Rometti il tema più significativo rimane infatti, proprio quello “della risorsa finanziaria che, essendo sempre meno garantita dallo Stato, pone la Regione davanti a scelte impegnative quali quella di un pesante intervento per rendere più efficiente l’intero sistema dei trasporti. L’ipotesi del bacino unico e la conseguente, necessaria, programmazione condivisa – ha concluso l’assessore – comporterà un notevole sforzo collaborativo da parte degli enti locali interessati, il cui contributo rimane indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi da raggiungere”. 

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