Il ministro  ieri nel corso di un'audizione in Commissione Affari Costituzionali della Camera

Roma. Liberalizzazioni: Gnudi “nuovo decreto servizi locali entro marzo”

Roma. Liberalizzazioni: Gnudi “nuovo decreto servizi locali entro marzo”

Gnudi: "Per far sì che la concorrenza produca i massimi benefici per i cittadini abbiamo introdotto un meccanismo che richiama la logica del price cap. Abbiamo previsto che in sede di gara le offerte debbano specificare la misura in cui le economie di gestione siano destinate alla riduzione delle tariffe praticate e al finanziamento di processi di riorganizzazione aziendale"

Un decreto in materia di servizi pubblici locali, sarà adottato "entro marzo 2012" dal ministro per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi, "di concerto con i ministri dell'Economia e delle Finanze e dell'Interno, e sentita la Conferenza Unificata".

Lo ha affermato lo stesso ministro Gnudi, ieri nel corso dell'audizione in Commissione Affari Costituzionali della Camera sulle linee programmatiche in materia di Affari regionali.

Gnudi ha ricordato che il settore "conta un'occupazione di 137mila unità lavorative, che produce un fatturato di 35 miliardi di euro e che ha un'incidenza del 3% circa sul pil". Si tratta di un ambito, ha spiegato il ministro, "nel quale la concorrenza e le prospettive di rilancio dell'economia nazionale sono di rilievo centrale".

"Per far sì che la concorrenza produca i massimi benefici per i cittadini abbiamo introdotto un meccanismo che richiama la logica del price cap – ha sottolineato Gnudi ricordando le misure già prese sul settore – Abbiamo previsto, infatti, che in sede di gara le offerte debbano specificare la misura in cui le economie di gestione siano destinate alla riduzione delle tariffe praticate e al finanziamento di processi di riorganizzazione aziendale. In questo modo, senza aggravi per i cittadini e per i conti pubblici, si renderanno disponibili risorse per migliorare la qualità stessa dei servizi"

Oltre alla individuazione degli ambiti territoriali ottimali, "é stato confermato il principio, altrettanto generale, per cui gli enti competenti in materia (enti territoriali, locali, autorità d'ambito) sono tendenzialmente chiamati a perseguire una gestione concorrenziale 'liberalizzata' dei servizi pubblici locali di rilevanza economica – ha osservato -. A tal fine essi devono effettuare, con riguardo a ciascun settore interessato, una puntuale e periodica verifica di mercato, al fine di accertare se i singoli servizi pubblici siano o meno suscettibili di essere utilmente liberalizzati, ovvero se non sia più conveniente una gestione in regime di 'privativà".

"All'esito, gli enti adotteranno una delibera quadro, in cui indicheranno i settori liberalizzati, nonché quelli che devono invece essere sottratti alla liberalizzazione – ha continuato – Queste attività verranno svolte con il coinvolgimento dell'Autorità garante per la concorrenza ed il mercato e saranno idoneamente pubblicizzate".

Lo strumento con cui il ministro intende dare attuazione a "questo disegno normativo" é appunto il decreto su cui, ha concluso Gnudi, "i miei uffici stanno già lavorando" e che "fisserà criteri e modalità per la effettuazione della verifica di mercato e per l'adozione della delibera quadro, supportando gli enti competenti al perseguimento del risultato di apertura del settore al mercato".

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