"Se non vogliamo essere completamente colonizzati dai grandi gruppi europei, dobbiamo arrivare anche in Italia ad avere tre, quattro grandi gruppi di tpl. Come è avvenuto in tutti i Paesi dove il tpl è un importante settore industriale. Come in Francia e Germania, dove gli stati centrali hanno investito e le banche giocano un ruolo fondamentale"
“Di abnorme nel sistema di trasporto pubblico locale italiano c’è soprattutto la sua frammentazione, una frammentazione perfettamente bipartisan, che affligge sia le aziende pubbliche ma soprattutto quelle private. Se non si capisce o non si conosce questo dato di fatto difficilmente il disegno di sviluppo e di liberalizzazione a cui ha fatto riferimento il ministro Passera a Milano potrà avere un esito positivo”
Questa la reazione di Marcello Panettoni, presidente di ASSTRA l’associazione che riunisce le aziende esercenti il trasporto pubblico locale in Italia, alle dichiarazioni del ministro Passera rilasciate alla Mobility Conference di Assolombarda.
“Siamo perfettamente d'accordo col ministro Passera – aggiunge Panettoni – quando indica l'obiettivo industriale di crescita imprenditoriale delle imprese. Da anni infatti come associazione sosteniamo che qualunque processo di aggregazione è positivo e va sostenuto. Dal basso e dall'alto. Se non vogliamo essere completamente colonizzati dai grandi gruppi europei, dobbiamo arrivare anche in Italia ad avere tre, quattro grandi gruppi di trasporto locale. Come è avvenuto in tutti i Paesi dove il trasporto pubblico locale è un importante settore industriale.
Come in Francia e Germania, dove gli stati centrali hanno investito e continuano a farlo nonostante la crisi nei rispettivi sistemi di trasporto pubblico locale e le banche, soprattutto quelle pubbliche, giocano un ruolo fondamentale a sostegno di una politica industriale di sviluppo delle imprese del settore tpl.
In Italia questo non è mai successo in passato, ed anche il presente non promette di meglio. Auspichiamo quindi di vedere presto nell’agenda delle priorità del Governo gli investimenti per bus, tram, metro e treni locali che servono".