Ieri in Consiglio regionale seduta straordinaria dedicata al trasporto pubblico locale

Torino. Tpl: Bonino “puntiamo a modello integrato ferro gomma”

Torino. Tpl: Bonino “puntiamo a modello integrato ferro gomma”

Gariglio: “Il tpl rappresenta la seconda voce di bilancio. I tagli previsti dalla Giunta mettono a dura prova i bilanci delle società che si occupano di trasporti e hanno forte impatto sulla mobilità delle persone. E’ necessario compiere tutti i passaggi che la legge prevede per evitare ricorsi che ci danneggerebbero”

”Vogliamo condividere un modello di razionalizzazione del trasporto pubblico locale basato sulla maggiore integrazione tra ferro e gomma e non più su un’applicazione ragionieristica dei tagli”. A confermarlo é l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Barbara Bonino, a margine del Consiglio regionale straordinario dedicato al trasporto pubblico locale.

“Il trasporto pubblico rappresenta la seconda voce di bilancio regionale ed è un aspetto fondamentale per la vita dei cittadini piemontesi e per l’economia delle aziende. I tagli previsti dalla Giunta mettono a dura prova i bilanci delle società che si occupano di trasporti e hanno forte impatto sulla mobilità delle persone. E’ necessario compiere tutti i passaggi che la legge prevede per evitare ricorsi che ci danneggerebbero” ha sottolineato Davide Gariglio (Pd), primo firmatario della richiesta di consiglio regionale straordinario sul trasporto pubblico locale.

Per il gruppo Pd sono intervenuti inoltre i consiglieri Aldo Reschigna, Nino Boeti, Rocchino Muliere, Wilmer Ronzani e Mino Taricco spiegando che “nel 2011 sono stati fatti tagli per 30 milioni di euro. Nel 2012 sarebbero necessari 691 milioni di euro compresi i fondi statali, ma con una delibera a novembre vengono tagliate le risorse del 10% su ferrovia e del 15% su gomma. Queste scelte rischiano di mettere in ginocchio le imprese che non hanno possibilità di programmare i propri bilanci, con pesanti ricadute sull’occupazione”.

Per Antonello Angeleri (Lega Nord) “è una sorpresa che l’opposizione, conoscendo la situazione economica, voglia dare responsabilità a questa maggioranza di una situazione che è strutturata ancora con forti finanziamenti a livello statale. L’attuale Giunta non ha fatto che sanare la situazione disastrosa che era stata creata dai predecessori. La carta di servizio sta dando conseguenze negative ancora oggi. La pazienza, la perseveranza e il desiderio di contribuire al bene comune è la direzione in cui ha lavorato l’assessore”.
Il gruppo Idv, per voce del consigliere Tullio Ponso, denuncia una “duplice emergenza: da un lato le aziende, dall’altra gli utenti che si vedono cancellare corse. I treni sono sporchi, poco efficienti. Inoltre, invece di premiare le province che si comportano virtuosamente, si fanno tagli generalizzati. Questa giunta manca di programmazione e concertazione”.

“Oltre mille persone rischiano il posto – ha spiegato Giovanni Negro (Udc) – così come alcune ditte sono sull’orlo del fallimento. La provincia di Cuneo è fortemente penalizzata per questo servizio con gravi disagi in particolare per gli anziani. A volte neppure i Comuni erano avvertiti della mancanza di servizi”.

Per Davide Bono (M5S) “assistiamo all’ennesimo valzer delle responsabilità. Ci vogliono politiche concordate tra Stato, Regione, Province e Comuni. Dobbiamo difendere i servizi pubblici a tutti i livelli. Mi sembra che manchi coerenza, i soldi dei contribuenti andrebbero utilizzati per servizi ai cittadini, non per grandi infrastrutture”.
“Il tema della mobilità va a incidere anche su altre questioni, per esempio l’inquinamento atmosferico – ha dichiarato Monica Cerutti (Sel) – e la qualità del servizio va a gravare sulla vita dei cittadini e non possiamo pensare di ricorrere al privato come panacea di tutti i mali”.

Sul ruolo del servizio pubblico si è concentrato l’intervento della consigliera Eleonora Artesio (Fds) che ha invitato a “uscire dal contingente e ragionare sul termine pubblico che rappresenta un parametro che deve tenere conto dell’utilità per i cittadini. Alcune attività possono essere economicamente inefficienti ma socialmente necessarie ed è il pubblico a doversene fare carico”.

Nella sua relazione l’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, ha spiegato che “il trasporto pubblico locale deve essere oggetto di una profonda riflessione. Il governo Monti ha attivato un tavolo sul trasporto pubblico locale a cui il Piemonte ha chiesto di sedere. Nel 2011 abbiamo visto un taglio dei trasferimenti di 80 milioni di euro su ferrovia e una previsione per il 2012 di tagli per 60-80 milioni.

Per fare delle riflessioni dobbiamo capire qual è il quadro economico in cui ci muoviamo e in questo Consiglio ci sono forti spinte trasversali per non ricorrere a ulteriore indebitamento. Un contenzioso con cattivi rapporti personali con Trenitalia non serve a nulla. Perché in passato ha portato a un blocco del rinnovo dei treni.
Ricordo che un’indagine Doxa ha rilevato un +35% di soddisfazione di pulizia dei treni nell’ultimo periodo. Riguardo al debito di 220 milioni accumulato nel 2011 verso le aziende, stiamo lavorando con l’assessore Quaglia per l’accordo con un piano di rientro sostenibile. Stiamo ipotizzando delle soluzioni con Finpiemonte”.

L’assessore Bonino ha inoltre illustrato un’analisi dell’avvocatura regionale in merito alla sentenza di sospensione delle delibere regionali sui tagli delle risorse effettuata dal Tar.

In chiusura di seduta è stato respinto l’ordine del giorno, primo firmatario Davide Gariglio, con 17 sì 28 no e 2 non votanti (M5S).

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