Il governo cede ai sindaci il potere relativo alle licenze dei taxi

Roma. Liberalizzazioni: nasce nuova Autorità dei trasporti

Roma. Liberalizzazioni: nasce nuova Autorità dei trasporti

La bozza del Dl liberalizzazioni prevede che la nuova Autorità dei trasporti sia operativa a partire dal 31 maggio, con competenze precise in merito alla definizione degli schemi di gare per l'assegnazione dei servizi di trasporto. Dovrà provvedere a "garantire" concorrenza, efficienza produttiva delle gestioni e contenimento dei costi per gli utenti

Definiti i tempi per la costituzione della nuova Autorità dei Trasporti.
Un'Autorità di regolazione capace di operare "in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione".
A prevederlo è la bozza di emendamento all'articolo 36 del decreto liberalizzazioni presentato dai relatori. La sede della nuova Authority verrà definita con un dpcm su proposta del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, mentre il Collegio dovrà essere costituto entro il 31 maggio dell'anno in corso.

In linea con quanto stabilito dall'emendamento l'operatività scatterà entro i 30 giorni successivi. Entro quel termine, l'Autorità dovrà adottare i regolamenti per il suo funzionamento. Invece, entro 30 giorni dalla conversione del Dl liberalizzazioni, dovrà essere decisa, con Dpcm, la sede dell'Authority.

L'emendamento precisa anche la composizione del nuovo organismo collegiale: sarà composto infatti da un presidente e da due componenti che dovranno essere scelti tra persone "di indiscussa moralità e indipendenza e di comprovata professionalità e competenza nei settori in cui opera".

In base a quanto si legge nel testo l'Autorità dovrà provvedere a "garantire" concorrenza, efficienza produttiva delle gestioni e contenimento dei costi per gli utenti, imprese e consumatori, il tutto con condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e alle reti autostradali.

Spetterà all'Autorità anche assicurare criteri per la fissazione di tariffe, canoni e pedaggi, condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto, contenuti minimi dei diritti anche risarcitori e la definizione degli schemi dei bandi di gara per l'assegnazione dei servizi di trasporto in esclusiva e delle convenzioni da inserire nei capitolati.

L'emendamento mette in chiaro nuove regole in fatto di servizio taxi cedendo ai sindaci il potere di aumentare o meno le licenze per il servizio.

"Comuni e Regioni, nell'ambito delle proprie competenze, provvedono, previa acquisizione di preventivo parere obbligatorio e non vincolante da parte dell'Autorità ad adeguare il servizio dei taxi".
Varia quindi in parte l'articolo 36 che affidava alla nuova Autorità dei Trasporti il compito di aumentare le licenze proprio per superare il ruolo dei sindaci.
Comuni e Regioni dovranno rispettare alcuni principi prima di tutto "l'incremento del numero delle licenze ove ritenuto necessario" verrà fatto bandendo "concorsi straordinari in conformità alla vigente programmazione numerica ovvero in deroga ove la programmazione numerica manchi o non sia ritenuta idonea dal comune ad assicurare un livello di offerta adeguato per il rilascio a titolo gratuito o a titolo oneroso di nuove licenze".

Salta anche la possibilità che i titolari di licenza si facciano sostituire alla guida da chiunque abbia i necessari requisiti. L'emendamento riconosce solo "una maggiore libertà nell'organizzazione del servizio sia per fronteggiare particolari eventi straordinari o periodi di prevedibile incremento della domanda", sia per "sviluppare nuovi servizi integrativi come il taxi ad uso collettivo o altre forme".

Soddisfatte le associazioni dei consumatori.
"E' bene che parta l'Autorità dei trasporti – sottolineano in una nota il presidenti di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti – da anni ne richiediamo l'istituzione, che diventa particolarmente importante e necessaria alla luce dei processi di liberalizzazione sia del trasporto ferroviario che nell'ipotesi di maggiore concorrenza nel trasporto pubblico locale, nonché in relazione all'avvio di verifiche e controlli sulle autorizzazioni e sulle tariffe autostradali".

"Tuttavia – proseguono – non ci convince affatto l'assenza di poteri decisionali da parte di questa Autorità relativamente al settore dei taxi e dell'autonoleggio. Fornire dei pareri non vincolanti non è affatto sufficiente, l'Autorità competente in materia deve sovraintendere e decidere in ultima istanza, senza nulla togliere alla capacità propositiva da parte dei Comuni. Se le decisioni vengono affidate esclusivamente a questi ultimi, infatti, è maggiore il rischio di esposizione ai condizionamenti in cambio di consensi elettorali. Inoltre – hanno concluso – come da sempre sosteniamo, richiediamo che le nomine dei commissari ricadano su figure competenti, di chiara professionalità ed esperienza ed in nessun modo soggette a condizionamenti dei partiti".

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