L'Aula del Senato ha approvato la fiducia con 237 voti a favore, 33 contrari e 2 astensioni

Roma. Liberalizzazioni: il Senato da il via libera al decreto

Roma. Liberalizzazioni: il Senato da il via libera al decreto

Confermata la nascita dell'Autorità dei trasporti a partire dal 31 maggio, le società affidatarie in house saranno «assoggettate al patto di stabilità interno». Poche variazioni per l'art. 25, focalizzato sulla concorrenza nei servizi pubblici locali. Il potere di aumentare le licenze dei taxi resta ai sindaci

Sono 141, tra riscritture e piccole modifiche, gli emendamenti approvati in Senato al dl liberalizzazioni.
L'Aula del Senato ha approvato la fiducia con 237 voti a favore, 33 contrari e 2 astensioni.

Le misure contenute nell'art.25, che riguarda la liberalizzazione del settore trasporti e la concorrenza nei servizi pubblici locali, si presenta con poche novità rispetto al testo originario.
Quale primo elemento è stato ribadito il principio in base al quale la dimensione degli ambiti o bacini territoriali da sottoporre a gara non dovrà essere inferiore a quella del territorio provinciale anche se viene data la possibilità alle Regioni di individuare specifici bacini territoriali di dimensione diversa da quella provinciale sulla base di motivazioni di carattere territoriale e socio-economiche.

In caso di affidamento mediante procedure ad evidenza pubblica, la norma prevede che tale metodologia debba costituire elemento di valutazione dell'offerta oltre a determinare nei confronti di regioni, province e comuni un principio di valutazione della loro virtuosità.

E' stata ribadita l'obbligatorietà per le società affidatarie in house, ad essere assoggettate al patto di stabilità interno secondo le modalità definite dal decreto ministeriale previsto dall'articolo 18, comma 2-bis del decretolegge 25 luglio 2008, n. 112. E a proposito di affidamenti in house, il Decreto conferma che, in deroga, l'affidamento per la gestione può avvenire a favore di un'unica società «in house» risultante dalla integrazione operativa, di preesistenti gestioni in affidamento diretto e gestioni in economia tale da configurare un unico gestore del servizio a livello di ambito o di bacino territoriale ottimale.

Entrando nel merito fra le misure che interessano il settore trasporti più da vicino troviamo:

– Taxi, licenze a Comuni – Il potere di aumentare le licenze resta ai sindaci. La futura Autorità dei trasporti potrà dare un parere preventivo e, se le amministrazioni comunali decideranno di non adeguarvisi, avrà la possibilità di ricorrere al Tribunale amministrativo del Lazio.

– Ferrovie, più facili contratti aziendali – Nelle ferrovie i trattamenti di lavoro potranno essere definiti con contratti firmati dalle organizzazioni sindacali "più rappresentative a livello sindacale". Nessun obbligo, quindi, di aderire a un particolare contratto collettivo nazionale di lavoro.i potrà dare un parere preventivo e, se le amministrazioni comunali decideranno di non adeguarvisi, avrà la possibilità di ricorrere al Tribunale amministrativo del Lazio.

– Servizi pubblici locali: stretti su affidamenti in "house" – Il decreto prevede che la soglia del valore per l'affidamento di una gestione "in house", cioè senza gara e all'interno del gruppo, scenda da 900.000 a 200.000 euro. Inoltre, il governo ha previsto incentivi per favorire l'aggregazione delle aziende in soggetti imprenditoriali più competitivi.

– Nasce autorità trasporti:  l'Autorità dei trasporti partirà entro il 31 maggio. In caso di inosservanza dei propri provvedimenti potrà erogare sanzioni amministrative.

– Autostrade: tarriffe con con price cap – La futura Autorità per i trasporti dovrà fissare le tariffe per le nuove concessioni autostradali con il metodo del price cap. L'Autorità definirà anche "gli ambiti ottimali di gestione delle tratte autostradali, allo scopo di promuovere una gestione plurale sulle diverse tratte e stimolare la concorrenza per confronto.

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